Finalmente è stato approvato e pubblicato il calendario ittico 2016.
Due le novità di rilievo per i pescatori:
Nelle acque di categoria A è consentita la pesca solo con ami sprovvisti di ardiglione (barbless)
I giorni di chiusura sono stati spostati al martedì e giovedì. Resta in sospeso la riduzione da 7 a 5 dei capi che si possono trattenere. Sarà oggetto di discussione nella prossima consulta regionale della pesca.
VIGILANZA ITTICA AMBIENTALE - ZOOFILA - PROTEZIONE CIVILE - Sede Operativa: Via Palmiro Togliatti, sn. 66050 Lentella (Ch). e-mail:arcipesca.chieti@virgilio.it - Riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare quale Associazione di Protezione Ambientale con DM 0000157 del 08/05/2018 - Art.13 della L.349/86.

giovedì 25 febbraio 2016
CALENDARIO ITTICO 2016
Approvato il Calendario Ittico Regionale, anno 2016.
Pubblichiamo la Deliberazione di Giunte Regionale n. 112, del 23 Febbraio 2016, relativa alla approvazione del Calendario Ittico Regionale valido nella Regione Abruzzo per l'anno 2016.
mercoledì 17 febbraio 2016
giovedì 11 febbraio 2016
CALENDARIO ITTICO 2016
CONSULTA REGIONALE DELLA PESCA 2016.
REGIONE
ABRUZZO UNICO VINCITORE “L BUONSENSO”
ARCI
PESCA FISA Abruzzo.
Quanto
ottenuto ieri mercoledì 10 febbraio 2016 nella Consulta Regionale a Pescara, è
stato un ottimo risultato come vittoria della pesca sportiva e
dell'ambiente.
In un clima
di dialogo e di confronto, alcune proposte avanzate dal rappresentante
dell'ARCI PESCA FISA - Abruzzo, dopo un'attenta e vivace discussione sono stati
accettati a maggioranza (unica opposizione quella della FIPSAS).
In dettaglio
quanto proposto:
1.
Due giorni
di riposo biologico (lunedì e mercoledì);
2. Obbligo di
pesca nelle acque di categoria A con ami privi di ardiglione o con ardiglione
schiacciato;
3.
Per ogni
giornata di pesca non possono essere catturati più di 5 salmonidi.
Un grande
risultato quanto ottenuto, perché riduce la forbice con le regioni limitrofe
(Marche - Umbria) e con quelle che da sempre hanno coniugato la pesca sportiva
con il turismo e rispetto dell'ambiente.
Grande merito infine va all'Assessore Pepe, perché ha sottolineato l’importanza della ripresa dei lavori della nuova legge pdl 127/2015, come invocato da tutti i presenti in Consulta e dal dott. Natalini segretario dell 3° Commissione Consiliare l’Aquila.
Grande merito infine va all'Assessore Pepe, perché ha sottolineato l’importanza della ripresa dei lavori della nuova legge pdl 127/2015, come invocato da tutti i presenti in Consulta e dal dott. Natalini segretario dell 3° Commissione Consiliare l’Aquila.
sabato 6 febbraio 2016
LOTTA AL BRACCONAGGIO. NUOVE MISURE URGENTI
LA PESCA DI FRODO STA PER
DIVENTARE REATO PENALE
Stordire, uccidere e catturare la fauna
ittica con materiali esplosivi di qualsiasi tipo, con la corrente elettrica e
con il versamento nelle acque di sostanze tossiche o anestetiche oppure
utilizzare reti, attrezzi, tecniche, materiali, che non hanno nulla a che fare
con la pesca sportiva diventerà un reato punibile dai 2mila ai 12mila euro. A
comunicarlo è l’onorevole polesano del Partito democratico Diego Crivellari che
ha annunciato come sono stati inseriti nell’allegato agricoltura alcuni
emendamenti che dichiareranno reato la pesca con metodi illegali nei fiumi, nei
laghi, nelle acque dolci, salse o salmastre per contrastare il fenomeno del
bracconaggio nel fiume Po. Sabato 13 febbraio intanto
al Carpitaly di Gonzaga si torna a parlare del problema
alla presenza di sei parlamentari e consiglieri regionali tra i quali propio l'on.Crivellari
5 febbraio
2016 Rovigo -Un anno dopo il convegno che ha unito il mondo della pesca
ricreativa, le forze dell'ordine e la politica,
al Carpitaly di Gonzaga si torna a parlare di bracconaggio
sul fiume Po. L'appuntamento è per sabato 13 febbraio alle 11.30 quando
la fiera internazionale del carpfishing e della pesca al siluro alla Fiera
Millenaria di Gonzaga (Mn) aprirà i battenti proprio con una riflessione sul
drammatico problema della pesca di frodo, che
rappresenta un danno ambientale ed economico, oltre che
una vera e propria emergenza sicurezza. “Bracconaggio 2.0 un anno dopo:
i fatti” è il titolo dell'appuntamento che vuole porre un punto al
dibattito per passare alla verifica di azioni normative efficaci.
Hanno risposto all'appello, sei
parlamentari e consiglieri regionali, in un'ottica trasversale, tra cui
l’onorevole polesano del Partito democratico Diego Crivellari che ha
annunciato come sono stati inseriti nell’allegato agricoltura alcuni
emendamenti che dichiareranno reato la pesca con metodi illegali nei fiumi, nei
laghi, nelle acque dolci, salse o salmastre.
I bracconieri che agiscono sul Po, per la
gran parte provenienti dall'Est Europa e in particolare dalla Romania, sono oltre
200 secondo le stime delle associazioni di pesca e delle forze dell'ordine.
Il Po è di gran lunga il più colpito, ma il fenomeno si sta allargando a
macchia d'olio. Anche a Roma (sul Tevere e nel laghetto Eur) e nel Meridione i
bracconieri stanno depredando le acque.
Si tratta di un gravissimo danno ambientale, a causa dei metodi di
pesca invasivi (sul Po le reti a strascico), ma anche economico perché i fiumi
si stanno impoverendo sempre di più e la pesca sportiva – un mercato sette
volte più grande della pesca commerciale – rischia di scomparire. I
bracconieri sono organizzati in vere e proprie “squadre d'attacco”, ma sono
numerosi anche i soggetti che si muovono singolarmente. Si stima che
mediamente ogni gruppo sia in grado di smerciare due carichi a settimana da 20
quintali ciascuno di pescato che in gran parte finisce sul mercato rumeno con
profitti altissimi. Ma i sospetti che il pescato illegale arrivi anche
sulle tavole italiane attraverso una filiera illegale e priva di controlli,
c'è.
Le pene per questi reati sono solo
sanzioni amministrative, che per il 90% dei casi non vengono pagate. Per questo
al convegno di Carpitaly verrà chiesto un impegno immediato e
definitivo a livello parlamentare: il passaggio della pesca di frodo a
reato penale e reato contro l'ambiente, con pene pesanti che facciano scattare
il carcere e non solo multe; il dialogo con i consolati dei paesi di
provenienza dei bracconieri per rivedere gli accordi del passato che
ora si rivelano dannosi; il ritiro immediato delle licenze di pesca.
Un ulteriore passo in avanti comunque,
stando alle parole di Crivellari, è stato fatto: “abbiamo cercato di arginare
un problema serio e sentito – spiega Crivellari - stordire, uccidere e
catturare la fauna ittica con materiali esplosivi di qualsiasi tipo, con la
corrente elettrica e con il versamento nelle acque di sostanze tossiche o
anestetiche oppure utilizzare reti, attrezzi, tecniche, materiali, che non
hanno nulla a che fare con la pesca sportiva diventerà un reato punibile dai
2mila ai 12mila euro e dove previsto la sanzione amministrativa sarà
accompagnata da una penalmente rilevante fino ad un anno di arresto. Si
è cercato di limitare il bracconaggio ittico nelle acque interne, problematica
che interessa molto il fiume Po nel tratto tra l’Emilia-Romagna ed il Veneto,
che diventa spesso il teatro di un vero e proprio fenomeno criminale a danno di
specie a volte protette ed in barba ai periodi di sospensione della pesca. Dati
parlano di depauperamento costante con una perdita del patrimonio ittico di circa
l'80 per cento, ai danni di specie autoctone e alloctone uniche delle zone
umide del nostro paese. Oltre al danno ambientale anche un rischio sanitario
collegato alla commercializzazione di prodotti non controllati diretti spesso
clandestinamente verso i mercarti dell’est Europa. Un fenomeno che in questi
anni ha avuto una crescita preoccupante e che alimenta oggi persino un’economia
sommersa stimata in alcune decine di milioni euro all’anno. Serviva un’azione
decisa e forte e con gli emendamenti approvati in commissione al collegato
agricoltura come Parlamento abbiamo cercato di dare una risposta concreta”.
PESCA DI FRODO
Pesca di frodo, sequestrati
200 chili di pesce Operazione delle guardie ittiche della Provincia lunedì 18 a
Bocca Chiavica: carpe e lucioperca rimessi di nuovo in acqua
·
27.01.2016 - Circa 200 chili
di pesce, frutto di pesca di frodo, sequestrati lunedì 18 sera nel viadanese e
poi rimessi in acqua. Operazione antibracconaggio ittico da parte degli agenti
della Vigilanza ittico - venatoria della Provincia di Mantova. Lunedì sera,
attorno alle ore 22, dopo una segnalazione pervenuta dai carabinieri del
comando di Viadana, una pattuglia degli agenti di dell'ente di via Principe
Amedeo, insieme a personale dell'Arma, è intervenuta nei pressi di località
Bocca Chiavica, nel territorio del comune di Viadana. Qui, in prossimità della
sponda destra del fiume Oglio, erano stati infatti notati movimenti alquanto
sospetti. Giunti sul posti, gli agenti provinciali hanno visto due persone, si
presume di origine rumena, a bordo di un piccolo natante che alla vista del
personale della Provincia, si sono allontanate rapidamente, abbandonando sulla
riva, oltre all'imbarcazione, 24 carpe di grossa taglia e 5 lucioperca di circa
1 chilo. In totale circa 200 chili di pesce. Pesce che molto probabilmente era
stato pescato con l'ausilio di un elettrostorditore ed era quindi ancora vivo.
Carpe e lucioperca, dopo essere stati sequestrati, sono stati nuovamente
rimessi nel fiume Oglio
BRACCONIERI IN AZIONE........
FANNO
IL PIENO DI CARPE NEL MUZZINO
1 febbraio 2016
«Nel pomeriggio mi sono recato a Lodi e ho
notato due persone che guardavano il canale sporgendosi dal guard rail, ma non
mi sono potuto fermare, e al ritorno dopo una decina di minuti non c’era più
nessuno – spiega il pescatore -. Tuttavia a sera sono passato di nuovo dalla
zona e ho notato una persona sulla riva del canale con una luce, e altre due
nell’acqua. Così ho cercato un punto d’osservazione e quando ho verificato cosa
facevano ho chiamato il 112. Una persona era a riva e illuminava la zona, altre
due erano nell’acqua e avevano una rete attaccata a un bastone. Non è difficile
intuire cosa facessero: una spingeva i pesci verso la rete, l’altro
raccoglieva».
La segnalazione ai carabinieri, poco dopo
fatta anche di persona alla caserma di Borghetto, non ha dato esiti, anche
perché la competenza è della polizia provinciale, che però quanto a risorse e
personale non se la passa troppo bene e in ogni caso non è in servizio la
domenica sera. Resta il fatto che il danno portato alla fauna ittica del corso
d’acqua è notevole. «Sono passato in mattinata a verificare con i miei occhi il
danno – prosegue il pescatore -. Aldilà del segno chiaramente visibile del loro
passaggio, non c’erano più pesci. Solo sabato avevo visto con i miei occhi 100
o forse 150 carpe, davvero tante, in quel tratto di canale, ma non ce n’erano
quasi più».
E di certo non se ne sono andate
spontaneamente. Il tratto interessato dalla razzia è quello tra la strada
provinciale per Livraga e località Cascinetta. Il problema è che le razzie di
pesce finora avvenivano, in modo organizzato, sui corsi principali, il Po e il
Lambro (e in parte l’Adda).
Il gruppo di pescatori di frodo nel
Muzzino «non sembrava un gruppo organizzato, ma piuttosto improvvisato», come
riferisce il pescatore, ma sono indice del propagarsi del fenomeno
potenzialmente a ogni corso d’acqua. La situazione sta degenerando, come le
associazioni di pesca hanno rappresentato la settimana scorsa al presidente
della Provincia Mauro Soldati nel corso di un incontro. E la Provincia vuole
promuovere un’iniziativa apposita per cercare di contrastare il fenomeno. «Sono
in attesa di una relazione del comandante della polizia provinciale per poi
chiedere al prefetto la convocazione del tavolo sulla sicurezza e l’ordine
pubblico» la promessa del presidente di palazzo San Cristoforo Soldati.
LOTTA AL BRACCONAGGIO
Eurocarp Club
Ravenna, incontro aperto per conoscere l'emergenza del bracconaggio nelle
nostre acque
Venerdì 29 Gennaio 2016
Il gruppo Eurocarp Club, composto da 60
pescatori sportivi dediti alla tutela ambientale e al contrasto delle attività
di bracconaggio, segnala l'importante iniziativa “Bracconaggio e Guardie
Ittiche”, il prossimo giovedì 4 febbraio, ore 20, al centro sportivo “Le
Ghiarine”
"Un incontro aperto a tutta la cittadinanza per discutere strategie di
contrasto immediate al bracconaggio nelle acque interne", spiegano i
volontari di Eurocarp Club, "e per fare il punto della situazione sul
corso per Guardie Ittiche Volontarie della provincia di Ravenna."
"Diventare Guardia Volontaria, è una scelta consapevole che consente
al cittadino di rivestire un ruolo importante nella tutela ambientale e nel contrasto
all'allarmante fenomeno del bracconaggio ittico", spiegano i volontari.
"Per poter accedere a questo riconoscimento, bisogna seguire una serie di
lezioni sull'ambiente, sulle leggi vigenti in materia di pesca, inquinamento e
salvaguardia degli ecosistemi e infine sostenere un esame pratico."
"Nelle ultime settimane abbiamo lamentato l'impossibilità di accedere
ai corsi, suscitando l'interesse della stampa locale e di alcune forze
politiche, soprattuto Lega Nord che,
attraverso i suoi consiglieri regionali e provinciali, Andrea Liverani e Jacopo Berti, ha dichiarato: 'Il nemico principale sono i pescatori di frodo dell’Est Europa che
operano con chilometriche reti a tramaglio, elettrostorditori e veleni,
portando via gran parte della fauna ittica e intaccando l’equilibrio ambientale
dei corsi d’acqua. Considerando che le Guardie Forestali e la Polizia
Provinciale sono in profondo sottonumero di uomini e mezzi, è fondamentale
garantire loro almeno l’apporto delle Guardie Volontarie'",
continuano.
"Proprio Liverani sarà presente alla serata, oltre ai membri della Fipsas (Federazione Italiana Pesca Sportiva)
sezione di Ravenna e ad una rappresentanza di Unione Pescatori Estensi,
le nuove Guardie Ittiche che si sono formate nella provincia di Ferrara.
Un'occasione importante per approfondire la conoscenza, grazie alle parole,
alle fotografie e ai video, di una vera e propria emergenza, quella del
bracconaggio d'acqua dolce."
"Appuntamento per giovedì 4 febbraio, ore 20, al centro sportivo “Le
Ghiarine” via Romea Sud 564 Savio (Ra), di fronte a Mirabilandia. Se
interessati allo svolgimento del corso, contattare l'Eurocarp Club via maileurocarpclub@gmail.com o
per telefono 380 1485550."
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