martedì 24 giugno 2014

AMBIENTE C.F.S.

DENUNCIATO GESTORE IMPIANTO DEPURAZIONE NEL PARCO NAZIONALE D'ASPROMONTE
Le acque reflue urbane scaricate sul suolo superavano i valori limite di emissione fissati nelle tabelle del Testo Unico Ambientale
Coordinamento Territoriale Ambiente Aspromonte

Reggio Calabria, 18 giugno 2014 - Il gestore dell'impianto di depurazione del comune di Roccaforte del Greco (RC) è stato deferito all'Autorità Giudiziaria perché le acque reflue urbane scaricate sul suolo superavano i valori limite di emissione fissati nelle tabelle del  Testo Unico Ambientale.
A seguito dell'accertamento del Comando Stazione di Bagaladi (RC) del Corpo forestale dello Stato, la Provincia di Reggio Calabria Settore Ambiente ha diffidato l'amministrazione comunale al ripristino dei limiti consentiti dello scarico.
L'ARPACAL di Reggio Calabria che ha effettuato i prelievi al fine di stabilire i parametri di emissione delle acque,  ha prontamente inviato la documentazione relativa ad un prelievo effettuato 15 giorni prima, dal quale le acque risultavano non conformi per i parametri "BOD5"  "Azoto ammoniacale ed Escherichia coli" ai valori limite di emissione previsti dal Regolamento degli scarichi della Provincia di Reggio Calabria. Alla luce di ciò si è provveduto a convocare sia il responsabile dell'Ufficio Tecnico Comunale di Roccaforte del Greco sia il titolare della gestione dell'Impianto di depurazione che sostenevano che i prelievi dell'ARPACAL (Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente della Calabria), erano stati effettuati dopo un periodo di pioggia che aveva determinato l'ingresso nell'impianto di una notevole quantità di acqua piovana, con conseguente sfasamento del ciclo depurativo e alterazione dei valori delle analisi.
Si evidenzia però  che, come da sentenza della Cassazione Penale - Sezione III dell'8 aprile 1999 n. 18772, lo scarico causato da un temporale non può dirsi conseguenza di un caso fortuito poichè il fenomeno atmosferico risulta essere prevedibile e non esclude, quindi, la responsabilità penale per il superamento dei limiti tabellari. 

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