L’ARCI PESCA FISA –
CHIETI, ADERISCE ALLA CAMPAGNA “PULIAMO
L’AMBIENTE”.
DOMENICA 29 SETTEMBRE
2013, NELLE MAGGIORI CITTÁ D’ITALIA.VIGILANZA ITTICA AMBIENTALE - ZOOFILA - PROTEZIONE CIVILE - Sede Operativa: Via Palmiro Togliatti, sn. 66050 Lentella (Ch). e-mail:arcipesca.chieti@virgilio.it - Riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare quale Associazione di Protezione Ambientale con DM 0000157 del 08/05/2018 - Art.13 della L.349/86.
sabato 28 settembre 2013
mercoledì 25 settembre 2013
PROTEZIONE CIVILE FESTA DEL VOLONTARIO
Nel
giorno di San Pio la festa
dei volontari di Protezione Civile nella Provincia di Chieti.
Casalbordino
(Ch) 25.09.2013
E'
stata celebrata ieri, nel giorno dedicato a San Pio da Pietrelcina, la 3ª giornata del Volontario di Protezione Civile della provincia
di Chieti. Un appuntamento che ha richiamato a Casalbordino,
dove si è svolto l'evento, tutti i gruppo provinciali. Raduno nel pomeriggio
in piazza Umberto I, dove è stato accolto il sottosegretario al Ministero
dell'Interno Giampiero Bocci.
Nella sala consiliare il saluto del sindaco Remo Bello, alla presenza del
prefetto Fulvio Rocco De Marinis,
dei comandanti provinciali delle forze dell'ordine e di tanti sindaci dei
comuni delal provincia. Il Sottosegretario Bocci è particolarmente legato a Casalbordino.
Infatti, quando 26 anni fa venne suggellato il gemellaggio tra il Comune del
Vastese e Cerreto di Spoleto, lui era il primo cittadino nella cittadina umbra.
Per questo è tornato con particolare affetto in una terra dove conserva amici
di vecchia data, come il sindaco di allora, Nicola
Di Virgilio.
Dal
Municipio si è passati alla nuova sede della Croce Rossa Italiana, molto attiva
nel comune di Casalbordino. Poi è stata deposta una corona d'alloro ai piedi
della statua di San Pio. Il
sottosegretario Bocci ha salutato tutti i rappresentanti dei vari comuni,
pronti con i gonfaloni per la sfilata e si è intrattenuto con i gli uomini
delle forze dell'ordine e i volontari schierati nella piazza principale. E'
stato l'assessore provinciale alla Protezione Civile, Donatello Di Prinzio, ad introdurre
l'ingresso dei volontari in parata in piazza Umberto I. Prima degli interventi
delle autorità è stato osservato un minuto di silenzio in memoria dei volontari
di Lecco morti nel tragico incidente sull'A14, a Vasto, sabato scorso.
Sono seguiti gli interventi del sindaco Remo Bello, padrone di casa, del
presidente della Provincia di Chieti e dell'onorevole Giampiero Bocci.
Un
riconoscimento è stato consegnato a Tommaso
Bucciarelli, presidente dell'associazione di protezione civile
"Madonna dell'Assunta" di Casalbordino, per l'impegni profuso
nell'organizzazione della 3ª giornata provinciale.
Galleria fotografica con la collaborazione di Nino
Cannizzaro
di
Giuseppe Ritucci (g.ritucci@zonalocale.it)AMBIENTE
Più
di un lettore ha segnalato in questi giorni la presenza di alcune vongolare
sulla costa di Vasto. Questa mattina alle ore 7.00 ne erano presenti 14, nel
tratto dal lungomare da Viale Duca Degli Abruzzi fino al tratto di spiaggia
antistante l'Hotel Perrozzi.
Le
vongolare hanno pescato per tutta la notte, molto probabile, anche se non è
ancora certo, che si tratti di barche che vengono da fuori per poi rivendere i
prodotti altrove.
Articolo
preso da; Redazione ZonaLocale.it (redazione@zonalocale.it
domenica 22 settembre 2013
PROTEZIONE CIVILE
Terza Festa del Volontariato in occasione della
ricorrenza di San Pio da Pietrelcina
CASALBORDINO. La Provincia
di Chieti ogni anno dal 2010 organizza la festa del Volontario della Protezione
Civile il 23 di settembre, in occasione della ricorrenza di San Pio da
Pietrelcina, Protettore dei Volontari di Protezione Civile. Il primo anno la
cerimonia si è svolta a Chieti, il secondo anno a Rocca San Giovanni e
quest'anno per la terza edizione tutti i volontari si riuniranno a
Casalbordino.
Ogni anno si celebra in una località
diversa, a seconda delle richieste e delle disponibilità dei Comuni e delle
Associazioni di Volontariato stesse. In ogni occasione c'è la presenza di una
autorità di Governo che riceve le Associazioni. Quest'anno l'evento sarà presenziato
dal Sottosegretario di Stato agli Interni, Onorevole Giampiero Bocci, con
deleghe in materie di competenza del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del
Soccorso pubblico e della Difesa Civile. Inoltre, così come è avvenuto nel 2012
ci sarà anche la visita del Capo Dipartimento della Protezione Civile Prefetto,
Franco Gabrielli.
La manifestazione si svolgerà nel
centro storico di Casalbordino a partire dalle ore 16,00, con la presenza di
tutte le rappresentanze dei gruppi di Volontari della nostra Provincia, dei
Sindaci o loro delegati, delle Forze dell'Ordine, del Prefetto.
Inizierà con la deposizione di una
corona al monumento a San Pio; le autorità visiteranno i mezzi e le
attrezzature dei volontari e delle forze dell'ordine presenti; tutti i volontari
e i rappresentanti dei Comuni sfileranno per le strade del centro e si
raduneranno in Piazza Umberto I. Successivamente saluteranno i Volontari e ci
sarà la Santa Messa con Benedizione dei Volontari. Al termine il concerto dei
ragazzi delle scuole in onore dei Volontari. La chiusura della manifestazione è
prevista per le 19.30 .
E' un momento di aggregazione tra i
Volontari, ma anche un momento di unione tra le Istituzioni, le Forze
dell'Ordine ed i Volontari, per dare valore al lavoro che essi svolgono durante
tutto l'anno con grande spirito di sacrificio di aiuto verso il prossimo nei
momenti di emergenza, togliendo il tempo alle loro famiglie ed al loro tempo
libero, per donarlo a chi è in pericolo o a chi ha bisogno di aiuto.
I Volontari di Protezione Civile
svolgono un ruolo importante per la società a costo zero, ma hanno bisogno
anche di momenti di gratificazione per tutto quello che fanno, per questo
l'Assessorato alla Protezione Civile della Provincia di Chieti ha voluto, ogni
anno, ricordare queste donne ed uomini nel giorno del loro Santo Patrono, San
Pio da Pietrelcina, affinchè li protegga in ogni momento della loro vita, per
avere sempre la forza di aiutare il prossimo nei momenti di emergenza.
redazione@vastoweb.com
PRENDERE UN GRANCHIO.....................
Pesca miracolosa e
"multicolor" nel mare di Vasto (Ch).
CATTURATO UN GRANCHIO BLU.
Singolare cattura nelle acque di Vasto Marina. Nella 'rete' di Graziano Scutti, operatore locale della piccola pesca, è finito un granchio blu.
Noto anche come Granchio Reale (Callinectes
sapidus), il granchio blu è originario dell’oceano Atlantico. Negli Stati Uniti è
al centro di un fiorente commercio – è ritenuto una
prelibatezza in ambito culinario – soprattutto in Maryland e Virginia, dove è
rinomata la Baia di Chesapeake. Oltre al colore, è riconoscibile da due lunghi
spuntoni ai lati del carapace seghettato.
Si è poi diffuso in altre parti grazie ad
esemplari di piccola taglia trasportati dall’acqua di zavorra delle navi.
È
molto resistente,
capace di adattarsi pure all’acqua dolce. In Italia alcuni granchi reali sono
stati catturati in vari tratti dell’Adriatico tra cui, recentemente, nella
Sacca di Goro, in provincia di Ferrara.
Negli Stati Uniti, nel 2010, il National Institute
of Standards and Technology e del College di Charleston ne ha
evidenziato il rischio estinzione sulle coste americane a causa
dell’inquinamento. La sopravvivenza nei nostri mari potrebbe essere indicatrice
della buona salute delle acque. Dall’altro lato, però, c’è chi ammonisce sui
rischi di una proliferazione di granchi blu. La loro alimentazione, infatti,
predilige i bivalvi e potrebbe essere un pericolo per le vongole.
Un ritrovamento simile, in zona, era avvenuto
nel mese di aprile al largo di Petacciato e qualche tempo prima, sempre
nel vicino Molise, a Termoli.
martedì 17 settembre 2013
PESCA IN MARE
«Pescatori in ginocchio
mutui da sospendere»
Chieti 16.09.2013 - Appello
del presidente della Provincia Di Giuseppantonio agli istituti bancari Venti
imprenditori senza lavoro da un anno per la moria delle vongole
ORTONA. La moria delle vongole
ha tenuto ferme le barche per oltre un anno e i pescatori non sanno più a che
santo votarsi per ottenere un aiuto economico che consenta di mandare avanti
l’economia familiare.
Annunci tanti, ma di concreto
ancora nulla. Dei finanziamenti promessi dalla Regione si è persa traccia.
Non si hanno notizie neppure
dello studio che dovrebbe stabilire le cause che hanno determinato il fenomeno
lungo gran parte della costa teatina.
Ora è il presidente della
Provincia, Enrico Di Giuseppantonio a intervenire sulla vicenda della moria
delle vongole che ha messo in ginocchio le imprese ittiche del territorio
provinciale.
E lo fa rivolgendo un appello
agli istituti bancari invitandoli a sostenere queste attività in difficoltà.
«E' ormai da oltre un anno» si
legge nella lettera scritta dal Di Giuseppantonio «che nel nostro territorio
provinciale si assiste ad un fenomeno che ha messo in ginocchio una categoria
intera di pescatori. A causa della moria delle vongole, la Capitaneria di porto
di Ortona ha interdetto l'attività ittica nella tratta che va da Ortona a San
Salvo dove operano una ventina di imprenditori».
«Rivolgo» aggiunge il
presidente della Provincia « un appello alle istituzioni bancarie della nostra
provincia affinché sia presa in considerazione la sospensione dei mutui
contratti per l'acquisto delle barche a carico delle imprese ittiche locali e
degli imbarcati che effettuano la pesca dei molluschi bivalvi nel compartimento
marittimo di Ortona, o altra forma di agevolazione, come la riduzione della
rata mensile. Queste azioni consentirebbero ai pescatori e alle loro famiglie,
seppur temporaneamente, di respirare senza venire meno agli obblighi
contrattuali, semplicemente dilazionando un impegno che oggi si rivela davvero
gravoso».
L'auspicio, conclude il
presidente Di Giuseppantonio «è che interlocutori finanziari e istituzioni
locali si dimostrino sensibili su questo tema, l'impegno collettivo dev'essere
quello di individuare insieme soluzioni a breve termine per sostenere questa
categoria produttiva, particolarmente penalizzata dalla mancata previsione di
ammortizzatori sociali, unitamente all'assessore regionale alla Pesca Mauro
Febbo con il quale lo scorso 25 luglio, proprio nell'ambito di un incontro che
si è svolto in Provincia, abbiamo accolto le richieste dei pescatori e dato la
nostra disponibilità»
VIGILANZA FIUME SINELLO
CADAVERE
NEL FIUME SINELLO: METODO ALLA CSI
PER L'IDENTIKIT VERRA' RICOSTRUITO IL CRANIO
PER L'IDENTIKIT VERRA' RICOSTRUITO IL CRANIO
VASTO 17/09/2013 - Si dovrà
far ricorso a un antropologo forense per ricostruire il cranio al fine di dare
un volto e quindi ottenere un identikit del cadavere che sabato pomeriggio è
stato rinvenuto da una pattuglia di Agenti Volontari della Vigilanza Ittica-Venatoria-Ambientale
dell’ARCI PESCA FISA di Chieti in una pozza d'acqua sulle sponde del fiume
Sinello.
È tra i primi casi in Abruzzo
con cui si procederà con questo metodo ricostruttivo, alla stregua di quanto si
vede nelle seguitissime serie televisive CSI.
Lo ha stabilito questa mattina
il sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Vasto, Enrica
Medori, dando l'incarico e specifico mandato a Pietro Falco, direttore del servizio
di Medicina della Asl unica della provincia di Chieti, che presso l'obitorio
dell'ospedale San Pio da Pietrelcina ha eseguito l'autopsia con accertamenti
medico legali completi sul cadavere recuperato dai vigili del fuoco.
Il professionista, con la
collaborazione di Riccardo Di Tanna e Giuseppe Manfredi, ha impiegato poco più
di tre ore nell'effettuare il protocollo previsto in casi del genere.
Dall'esame radiologico si è
potuto accertare che si tratta di un uomo anziano e presenta una protesi all'arcata
superiore, con alcuni denti in oro.
È stato prelevato del tessuto
biologico per risalire al tipo genetico e sono state fatte diverse fotografie
al cranio oltre a essere stata prelevata la mandibola.
L'aver accertato che si tratta
di un anziano consentirà agli investigatori di restringere il campo delle
persone scomparse da diversi mesi in quanto allo stato in cui è stato trovato
il cadavere non si può stabilire il tempo preciso di esposizione ad agenti
esterni.ABRUZZO WEB
VIGILANZA AMBIENTALE FIUME SINELLO
Cadavere
del Sinello: dopo l'autopsia il giallo resta in parte irrisolto.
VASTO. E’ un uomo, ha
almeno 70 anni e non è morto di morte violenta. Sono questi i particolari
appurati dall’autopsia eseguita sul cadavere trovato sabato dalle Guardie
Particolari Giurate Ittiche-Venatorie dell’ARCI PESCA FISA - Chieti nel fiume
Sinello dall’anatomo patologo Pietro Falco. Il perito incaricato dal sostituto
procuratore Enrica Medori di eseguire gli accertamenti legali ha compiuto una
accurata analisi dei poveri resti. “Abbiamo fotografato i reperti che ora sono
a disposizione dei congiunti di persone scomparse”, afferma Falco.
Resta il giallo sull’identità
dell’uomo. Escluso possa trattarsi del pensionato scomparso a Furci due anni fa
è buio fitto sulle generalità del cadavere. “Saranno eseguite nuove perizie con
l’aiuto di un antropologo forense“ fa sapere il medico legale.
lunedì 16 settembre 2013
MISTERO SUL FIUME SINELLO
Cadavere nel fiume Sinello, ancora giallo sull’identità
Nuovi
rilievi dei carabinieri nella zona vicina al casello di Vasto nord. La morte
risalirebbe a due-tre mesi fa
VASTO
16.09.2013. Nuovi rilievi ieri mattina in località Zimarino, sulle sponde del
Sinello da parte dei carabinieri di Vasto dopo il ritrovamento nel torrente di
un corpo in avanzato stato di decomposizione. Gli inquirenti, coordinati dal
sostituto procuratore Enrica Medori, hanno cercato di trovare fra la
vegetazione incolta e il pattume accumulato vicino al greto, tracce utili per
risalire all’identità dei resti e scoprire le cause della morte. A quanto è
dato sapere non è stato trovato nessun bossolo o oggetto che possa avvalorare
l’ipotesi della morte violenta o di un regolamento di conti. Le condizioni del
cadavere rivelano che la morte dovrebbe risalire a 2-3 mesi fa. Non è escluso
che quei resti martoriati arrivino da molto lontano.
Il
cadavere nudo. Con il passare delle ore emergono nuovi elementi che portano gli
investigatori a escludere la caduta accidentale nel fiume o un bagno finito in
disgrazia. Il cadavere al momento del ritrovamento era completamente nudo,
seminascosto in un canneto al centro del fiume, a cinquanta metri circa dalla
sponda. Nemmeno un brandello di stoffa copriva i poveri resti martoriati e
anche i piedi erano scalzi. Del volto immerso nell’acqua resta ben poco. Sulla
testa pochi ciuffi di capelli. La corporatura robusta e l’altezza non inferiore
al metro e 75 centimetri, lasciano pensare si tratti di un uomo.Le ipotesi degli investigatori. La zona è poco frequentata. La strada senza uscita da mesi non viene percorsa dagli automobilisti. Diversi i mezzi pesanti carichi di pattume che hanno raggiunto nei mesi scorsi la contrada per abbandonare illegalmente cumuli di rifiuti. Il corpo però non può essere stato scaricato con il pattume. Avrebbe trascinato con sè qualche rifiuto. Al momento del ritrovamento era incastrato in un groviglio di rami. Per liberarlo e portarlo a riva i vigili del fuoco hanno impiegato diverse ore. Il cadavere è quindi arrivato da monte insieme alla vegetazione boschiva.
Il fiume Sinello. Il fiume nasce dal monte Fischietto, nel comune di Castiglione Messer Marino, e sfocia nel mare di Casalbordino passando per Scerni, Gissi, Pollutri e Vasto. Diversi i terreni fluviali spalmati nei 50 chilometri del suo percorso, scarsa tuttavia la portata d’acqua. Solo fra aprile e inizio giugno il Sinello è più carico. La morte della persona trovata sabato potrebbe risalire proprio a quel periodo. Il cadavere è arrivato a valle di recente. Difficile che potesse sfuggire agli occhi dei volontari che fanno periodicamente ispezioni antibracconaggio e pesca abusiva di anguille.
Le cause del decesso. Negli ultimi mesi nel Vastese non è stata presentata alcuna denuncia di scomparsa. Nè la popolazione della vallata ha notato la scomparsa di qualche residente. Il cadavere potrebbe arrivare da lontano ed essere stato gettato nel fiume da qualcuno che lo ha trasportato fino alla foce del Sinello. Il canneto ha fermato il corpo impedendogli di arrivare al mare. «Speriamo che l’autopsia ci aiuti a scoprire a chi appartengono quei resti e l’origine della morte», dice il maggiore dei carabinieri Giancarlo Vitiello. L’autopsia comincerà questa mattina all’ospedale San Pio non prima di mezzogiorno. Visto l’avanzato stato di decomposizione, forse solo l’arcata dentale potrà aiutare gli investigatori a scoprire l’identità del morto insieme a qualche evidente mutilazione nello scheletro. Il lavoro dei periti per scoprire le cause della morte si prevede molto lungo. La prolungata permanenza in acqua ha martoriato la parte anteriore del corpo e del viso. Il teschio sarà controllato minuziosamente per verificare la presenza di fori. È probabile che occorreranno mesi per risolvere il giallo del Sinello. Intanto i carabinieri hanno diramato la notizia del ritrovamento anche ai comandi militari delle regioni vicine per le verifiche sulle persone scomparse.
Paola Calvano il Centro
GIALLO DEL FIUME SINELLO
Mistero del fiume Sinello: rinviata di 24 ore l’autopsia sul corpo
senza nome.
Per liberarlo e portarlo a riva i vigili del fuoco hanno impiegato diverse ore. Il cadavere è quindi arrivato da monte insieme alla vegetazione boschiva. Solo fra aprile e inizio Giugno il Sinello è più carico. La morte della persona trovata sabato potrebbe risalire proprio a quel periodo. Il cadavere è arrivato a valle di recente. Difficile che potesse sfuggire agli occhi esperti degli Agenti Volontari dell’ARCI PESCA FISA, che fanno periodicamente ispezioni antibracconaggio e pesca abusiva di anguille. Negli ultimi mesi nel Vastese non è stata presentata alcuna denuncia di scomparsa. Nè la popolazione della vallata ha notato la scomparsa di qualche residente. Il cadavere potrebbe arrivare da lontano ed essere stato gettato nel fiume da qualcuno che lo ha trasportato fino a Vasto gettandolo poi nel fiume dal cavalcavia che sovrasta il Sinello.
Paola Calvano (paolacalvano@vastoweb.com)
VASTO 16 SET.2013. La
necessità di eseguire un approfondito esame tecnico spinge i periti che si
occupano dell'identificazione del cadavere trovato nel Sinello a rinviare di
almeno 24 ore l'autopsia. Quel che è certo dovrebbe risalire a 2-3
mesi fa la morte dell'uomo finito nel torrente. E' l'unico elemento che al
momento è possibile annotare. Il corpo in avanzato stato di decomposizione
consente di fare solo ipotesi. Ad eseguire l'autopsia sarà il medico legale
Pietro Falco nell'obitorio dell'ospedale San Pio e forse chiarirà in parte il
mistero del cadavere senza nome. Non è escluso che quei resti martoriati
arrivino da molto lontano. Con il passare delle ore emergono nuovi elementi che
portano gli investigatori ad escludere la caduta accidentale nel fiume o un
bagno finito in disgrazia.
Il cadavere al momento del
ritrovamento era completamente nudo seminascosto in un canneto al centro del
fiume a cinquanta metri circa dalla sponda. Nemmeno un brandello di stoffa
copriva i poveri resti martoriati e anche i piedi erano scalzi. Del volto immerso
nell’acqua resta ben poco. Sulla testa pochi ciuffi di capelli. La corporatura
robusta e l'altezza (non inferiore al metro e 75 centimetri) lasciano pensare
si tratti di un uomo. Al momento del ritrovamento era incastrato in un groviglio
di rami. Per liberarlo e portarlo a riva i vigili del fuoco hanno impiegato diverse ore. Il cadavere è quindi arrivato da monte insieme alla vegetazione boschiva. Solo fra aprile e inizio Giugno il Sinello è più carico. La morte della persona trovata sabato potrebbe risalire proprio a quel periodo. Il cadavere è arrivato a valle di recente. Difficile che potesse sfuggire agli occhi esperti degli Agenti Volontari dell’ARCI PESCA FISA, che fanno periodicamente ispezioni antibracconaggio e pesca abusiva di anguille. Negli ultimi mesi nel Vastese non è stata presentata alcuna denuncia di scomparsa. Nè la popolazione della vallata ha notato la scomparsa di qualche residente. Il cadavere potrebbe arrivare da lontano ed essere stato gettato nel fiume da qualcuno che lo ha trasportato fino a Vasto gettandolo poi nel fiume dal cavalcavia che sovrasta il Sinello.
Paola Calvano (paolacalvano@vastoweb.com)
domenica 15 settembre 2013
VIGILANZA - MISTERO DEL CADAVERE RITROVATO
Il mistero del
cadavere senza nome ritrovato sulla sponda del fiume dagli Agenti Volontari ARCI PESCA
FISA – Chieti.
In
corso le indagini dei carabinieri per ricostruire la vicenda
Vasto
15/072013 -Sembra la trama di un libro giallo. Il cadavere di una persona viene
ritrovato sulla sponda di un fiume ed ora bisogna risalire alla sua identità e,
soprattutto, capire come possa essere finito in quel punto. E' stato un pomeriggio intenso quello di ieri, dal momento in
cui gli Agenti Volontari ARCI PESCA FISA di Chieti della Vigilanza Ittica
- Ambientale hanno notato qualcosa di sospetto lungo la sponda del fiume
Sinello, nel corso del loro giro di perlustrazione. Si sono avvicinati e hanno
visto una scena che mai si sarebbero aspettati. Il corpo senza vita di una
persona era riverso a terra, in parte nell'acqua. a qualche metro dal viadotto
autostradale che passa proprio in quel punto.
Sul
posto i carabinieri della Compagnia di Vasto, con il maggiore Giancarlo
Vitiello che è arrivato subito nella strada che taglia a metà la campagna in
contrada Zimarino. Il maggiore è rimasto in costante contatto telefonico con il
comandante provinciale dell'Arma, per aggiornarlo sugli sviluppi della
situazione. E' arrivato anche il magistrato Enrica Medori, che ha effettuato il
sopralluogo insieme ai carabinieri e ai medici legali della Asl, mentre sono
stati i carabinieri della sezione scientifica a compiere i minuziosi rilievi
alla ricerca di ogni elemento utile alle indagini.
Vasto
14/09/2013 - Solo in serata, con l'arrivo dei Vigili del Fuoco che hanno anche illuminato
l'area, si è potuto rimuovere il cadavere, trasportato presso l'obitorio del
San Pio da Pietrelcina in attesa dell'autopsia di lunedì mattina.
L'interrogativo resta aperto. Di chi è quel corpo? Nel Vastese non risultano
esserci persone scomparse di recente. L'unico è Nicola Battista, anziano di
Furci sparito da casa il 25 settembre 2011. Da un primo esame degli inquirenti,
però, viene esclusa questa ipotesi. E allora?
Nessuna
pista viene esclusa dagli investigatori per arrivare all'accertamento della
verità. L'autopsia stabilirà le cause della morte e la sua data. Probabilmente
riuscirà a dire per quanto il tempo il cadavere è stato sulla sponda del
Sinello. Con la zona del ritrovamento off limits durante i rilievi e le
operazioni di recupero, non sono sfuggiti i rumori della motosega utilizzata
dai carabinieri. Il corpo senza vita era probabilmente incastrato tra i rami
degli alberi. Forse è stato trascinato qui dalla corrente del fiume. E se
invece fosse arrivato qui in altro modo? Questa zona è senza controllo, lo
dimostra la smisurata quantità di rifiuti di ogni genere ammucchiata sotto il
cavalcavia da mani ignote. Del resto è una strada immersa nela campagna con
fitta vegetazione e con lo sbocco sulla statale 16.Domande a cui solo le indagini dei carabinieri, coordinati dalla dottoressa Medori, potranno dare le dovute risposte ad una vicenda che appare davvero molto intricata.
Giuseppe RITUCCI -ZONALOCALE
PESCA SPORTIVA
Pescina, catturato
storione di oltre 12 chili
Pescina
(AQ) 14 settembre 2013. Uno storione del peso di 12 chili e 400 grammi, lungo
un metro e sedici centimetri, è stato catturato nel laghetto di Pescina,
specchio d’acqua formato dallo sbarramento del fiume Giovenco. Una cattura
eccezionale per le acque dolci abruzzesi, visto che la presenza della specie è
rarissima. Lo storione ha abboccato all’amo di Luigi Salucci, appassionato
pescatore di San Benedetto dei Marsi. "Ci sono volute più di due ore di
lotta per poterlo portare a riva", racconta l’uomo, "e quando l’ho visto
non credevo ai miei occhi. Si era sparsa la voce sulla presenza di un grosso
pesce nel laghetto ma tutti pensavano a un luccio".
La redazione dell’ARCI PESCA FISA, si congratula con il
sig. Luigi per la magnifica cattura.
(Speriamo che lo Storione sia tornata in acqua).CADAVERE LUNGO ARGINE FIUME ...........
Cadavere lungo argine fiume nel vastese
Lunedì esami per
accertare sesso e dare un'identità
(ANSA)
- VASTO (CHIETI), 14 SET - Il corpo di una persona, in avanzatissimo stato di
decomposizione, è stato trovato nel tardo pomeriggio lungo il greto del fiume
Sinello, in località Zimarino di Vasto, sotto un ponte dell'A14 a pochi metri
sopra il corso d'acqua. Il ritrovamento è avvenuto durante un controllo di
routine dei Agenti Volontari della Vigilanza Ittica Ambientale dell’ARCI PESCA
FISA – Chieti, alla vigilia dell'apertura della caccia.
Per lunedì è previsto
l'affidamento di autopsia, esame radiografico e biologico ed esecuzione
accertamenti.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
CADAVERE LUNGO IL FIUME SINELLO
Ore 21.10 - Il cadavere è
stato recuperato. I vigili del fuoco hanno provveduto a tagliare alcuni rami
per consentire all'agenzia funebre la rimozione e il trasporto della salma.
Ore 20.50 - L'autopsia è
prevista per lunedì. Lo annuncia un comunicato diramato alle 20.42 dal Comando
provinciale di Chieti dei carabinieri: "Un cadavere in avanzato stato di
decomposizione e' stato rinvenuto, questo pomeriggio, nei pressi del fiume
Sinello da alcuni pescasportivi che hanno subito avvertito il 112. Sul posto e'
intervenuta l'autorità giudiziaria locale, che sta coordinando le indagini,
condotte dai carabinieri della Compagnia di Vasto con la collaborazione dei colleghi
del Reparto operativo del Comando provinciale di Chieti. Il pubblico ministero
ha disposto, per la giornata di lunedì, l'esame autoptico che stabilirà le
cause del decesso. Sono già in corso gli accertamenti per stabilire l'identità
del cadavere, al momento ancora sconosciuta".
Ore 20.15 - I vigili del fuoco
stanno illuminando l'area per consentire il recupero del cadavere, che verrà
trasportato dall'agenzia funebre di turno all'ospedale San Pio da Pietrelcina,
dove la salma verrà custodita nell'obitorio in attesa dell'esame autoptico.
Nella zona del rinvenimento è presente una mega discarica con rifiuti si ogni
genere.
Ore 19.45 - Rimane il mistero:
in base alle prime, ufficiose informazioni, dalla ricognizione cadaverica
esterna eseguita da due medici della Asl è emerso che si tratterebbe di una
persona più giovane del pensionato sparito due anni fa a Furci.
Oggi, durante ordinari
controlli contro la pesca di frodo delle anguille e l'abusiva caccia ai
cinghiali messa in atto con le tagliole, gli Agenti Volontari del Nucleo
Operativo Provinciale ARCI PESCA FISA – Comitato Provinciale di Chieti, hanno
trovato sulla riva del fiume il cadavere in avanzato stato di decomposizione.
Verrà eseguita l'autopsia nel
tentativo di risalire all'identità.
Ore 19.10 - Inizia la
ricognizione cadaverica eseguita dai medici legali della Asl provinciale. Sul
posto sono giunti anche il sostituto procuratore di Vasto Enrica Medori,
titolare dell'inchiesta, e il sindaco, Luciano Lapenna.
Ore 18.45 - Il cadavere è
stato trasportato dal fiume fino a località Zimarino, in territorio di Vasto.
Nel Vastese risulta dispersa una sola persona, irrintracciabile da due anni.
Ore 18.40 - Sul posto sono
giunti anche il maggiore Giancarlo Vitiello, comandante della Compagnia di
Vasto, e gli uomini del reparto scientifico.
Ore 18.20 - Sono intervenuti i
carabinieri sul luogo in cui è stato ritrovato un misterioso cadavere. Si trova
nelle campagne circostanti il fiume Sinello, nei pressi di una stradina
sottostante un cavalcavia dell'autostrada A14. Ci sono anche la protezione
civile di Casalbordino e la vigilanza ittica venatoria ambientale ARCI PESCA
FISA Chieti con sede in Lentella.
La prima notizia - Un cadavere
è stato ritrovato oggi pomeriggio nei pressi del Sinello, il fiume che scorre a
Nord di Vasto. Sono in corso le operazioni di recupero. E' giallo sull'identità
della persona deceduta chissà quando. La Procura apre un'inchiesta.
VIGILANZA - RITROVATO UN CADAVERE
Ritrovato un cadavere nei pressi
del fiume Sinello dagli Agenti Volontari ARCI PESCA FISA: un mistero l'identità.
VASTO 14/09/2013. ORE 20: 00 - Resta un mistero l’identità del corpo ritrovato oggi pomeriggio nel Sinello. Sembra da escludere che possa trattarsi di Nicola Battista, l’uomo scomparso da Furci il 25 settembre 2011. Il sostituto procurato Enrica Medori ha ordinato il trasferimento dei resti umani all’obitorio dell’ospedale San Pio. Lunedì mattina sarà eseguita l’autopsia. Al termine del sopralluogo i carabinieri hanno inviato il seguente comunicato stampa:
"Un
cadavere in avanzato stato di decomposizione e' stato rinvenuto, questo pomeriggio,
nei pressi del fiume Sinello da una pattuglia di Agenti Volontari dell’ARCI
PESCA FISA Chieti nel corso di una azione di antibracconaggio, che hanno subito
avvertito il 112. Sul posto e' intervenuta l'A.G. locale che sta coordinando le
indagini, condotte dai carabinieri della Compagnia di Vasto con la
collaborazione dei colleghi del Reparto Operativo del Comando Provinciale di
Chieti. Il Pubblico Ministero ha disposto, per la giornata di Lunedì, l'esame
autoptico che stabilirà le cause del decesso. Sono già in corso gli
accertamenti per stabilire l'identità del cadavere, al momento ancora
sconosciuta".
ORE
19: I carabinieri hanno creato una barriera per impedire a giornalisti e
fotografi di avvicinarsi al cadavere. A giudicare da quel che resta del corpo,
la vittima è deceduta da più di un anno. I resti appartengono ad un uomo
alto circa 1metro e 70. Gli investigatori stanno cercando di verificare se ha
addosso elementi che possano aiutare a risalire alla sua identità. L’ipotesi
degli investigatori è che possa trattarsi di una delle persone scomparse da
tempo.
ORE
17.30 Il corpo di un uomo in avanzato stato di decomposizione è stato trovato
oggi pomeriggio da alcuni Agenti Ittici Ambientali dell’ARCI PESCA FISA di
Chieti nel fiume Sinello. Sul posto sono arrivati i carabinieri. L’ipotesi più
probabile che si tratti di una persona scomparsa da tempo e trascinata dalla
corrente del fiume fino alla vallata.
Paola Calvano
(paolacalvano@vastoweb.com)VIGILANZA - TROVATO UN CADAVERE
GIALLO A VASTO,
TROVATO CADAVERE LUNGO
IL FIUME SINELLO: ERA IN STATO DI DECOMPOSIZIONE
Subito dopo, l'esecuzione degli accertamenti.
IL FIUME SINELLO: ERA IN STATO DI DECOMPOSIZIONE
Ritrovamento grazie al
Servizio di Vigilanza delle Guardie Particolari Giurate Volontari ARCI PESCA
FISA – Chieti.
VASTO 14
Settembre 2013 - Un cadavere in avanzato stato di decomposizione è stato
ritrovato nel tardo pomeriggio vicino al fiume Sinello nel Vastese. Sono
intervenuti i carabinieri. Si trova nelle campagne circostanti il fiume
Sinello, nei pressi di una stradina sottostante un cavalcavia dell'autostrada
A14. Il corpo è stato ritrovato durante gli ordinari controlli contro la pesca
di frodo delle anguille e l'abusiva caccia ai cinghiali messa in atto con le
tagliole, da una pattuglia di quattro Agenti Volontari Ittici – Ambientali – Venatori dell’Associazione
ARCI PESCA FISA – Comitato Provinciale di Chieti con sede in Lentella (Ch), e dell'ARCI CACCIA con sede in Vasto (Ch).
Due medici
Asl hanno effettuato una ricognizione cadaverica, e a quanto sembra è emerso
che si tratterebbe di una persona più giovane del pensionato sparito due anni
fa a Furci. Per lunedì è previsto l'affidamento di autopsia, esame radiografico
e biologico al direttore responsabile del servizio di medicina legale della Asl
unica di Chieti, Pietro Falco. Subito dopo, l'esecuzione degli accertamenti.
domenica 8 settembre 2013
VIGILANZA - OPERAZIONE RETE DUE
PESCA ABUSIVA, SCATTANO LE MULTE.
Controlli degli Agenti ARCI PESCA FISA nei laghi di Bomba (Ch) e Casoli (Ch). Raccolti tre quintali di rifiuti.
BOMBA 31/08/2013. Si chiama Rete due l’operazione di controllo della pesca nei laghi di Bomba e Casoli e lungo il fiume Sangro portata avanti, sabato e domenica scorsi, dagli agenti Ittici-Ambientiali-Venatori dell’ ARCI PESCA FISA, Comitato Provinciale di Chieti.
I 16 Agenti del Comitato, presieduto dal Presidente Provinciale Giuseppe Zappetti, hanno controllato 71 persone, redigendo 7 verbali di contestazione e comminando sanzioni amministrative per 418 euro, pari ad 1/3 dell’intero.
Sono stati sorpresi 6 cittadini rumeni che pescavano di notte nel territorio di Pennadomo, in prossimità dell’Eurovillage Club, struttura chiusa da oltre cinque anni. Gli Agenti hanno anche eseguito sopralluoghi sui torrenti Tucano e Gufo per verificare se i divieti di pesca, disposti dalla Provincia di Chieti (D.P. n°28 del 07/08/2013) a scopo preventivo per la non diffusione della peste del gambero, malattia che ha causato la morte di ben 15mila gamberi nel torrente Verde e nell'incubatoio di Borrello, fossero rispettati.
Durante i due giorni di attività gli agenti hanno recuperato anche del pattume (vetro, plastica, lattine e altro) lungo la sponda nord, località Torretta, del lago di Casoli. Complessivamente sono stati raccolti circa 3 quintali di rifiuti.
Avvistati anche 4 caprioli e tre tassi oltre a numerosi cinghiali nel territorio circostante il Bacino di Bomba. Durante gli appostamenti notturni, sono stati sentiti alcuni spari di fucile in località Terra rossa sul lago di Bomba, da attribuire, secondo gli agenti, ai bracconieri ma controlli più approfonditi non hanno permesso di individuare persone o macchine sospette. (m.d.n.)
Iscriviti a:
Post (Atom)