RIFIUTI:
SEQUETRATA DISCARICA ABUSIVA NEL CILENTO.
Rinvenuti
a Vallo della Lucania dal Corpo Forestale dello Stato rifiuti speciali
pericolosi.Coordinamento Territoriale per l'Ambiente di Vallo della Lucania (SA).
Vallo
della Lucania (SA), 27 maggio 2015- Nell'ambito dell'attività di monitoraggio e
contrasto al fenomeno del traffico e della gestione illecita di rifiuti, gli
uomini del Corpo Forestale, hanno denunciato a piede libero un uomo,
responsabile di gestione illecita di una discarica di rifiuti speciali con
modifica dello stato dei luoghi in contrada Cognuolo nel comune di Vallo della
Lucania. Di recente, il Comando Stazione Forestale di Vallo della Lucania
durante un'accertamento congiunto con personale tecnico dell'ARPAC Campania, su
un terreno privato di pertinenza ad un fabbricato, constatava la presenza di
rifiuti speciali pericolosi provenienti da attività edili, depositati a cielo
aperto in contrada Cognuolo in agro del comune di Vallo della Lucania. Durante
il sopralluogo, si riscontrava accumulati sia sul suolo che costipati nel
suolo, ingenti quantitativi di rifiuti, pari a circa mc. 200, costituiti da
terre e rocce da scavo, mattoni, materiale ferroso, plastica, pezzi di eternit
frammisti a materiale di demolizione e quant'altro, tutto il materiale
rinvenuto scaricato e interrato, è stato prodotto in altri siti trasportato a
destinazione molto probabilmente nelle ore notturne. Il reiterato smaltimento
abusivo dei rifiuti, ha modificato in modo permanente lo stato dei luoghi, con
degrado dell'area protetta di notevole interresse paesaggistico e ambientale,
apportando sostanziali modifiche al normale deflusso delle acque del fiume
Badolato, del torrente S. Sofia e del vallone Tuncurullo. Il sito posto sotto
sequestro, è stato segnalato agli Enti competenti, affinchè emettano a carico
del responsabile dell'abuso ordinanza di ripristino dello stato dei luoghi,
importante per restituire il normale deflusso delle acque del fiume e del
torrente e la funzione naturale del vallone, nonché per prevenire il pericolo
idraulico ai corsi di acque pubbliche presenti in zona. L'uomo denunciato alla
Procura della Repubblica del Tribunale di Vallo della Lucania, rischia una pena
da sei mesi a due anni di carcere. I rifiuti, smaltiti o gestiti non
correttamente, rappresentano una concreta minaccia sia per l'ambiente che per
la salute pubblica dei cittadini.
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