giovedì 28 maggio 2015

AMBIENTE - RIFIUTI SPECIALI

RIFIUTI: SEQUETRATA DISCARICA ABUSIVA NEL CILENTO.
Rinvenuti a Vallo della Lucania dal Corpo Forestale dello Stato rifiuti speciali pericolosi.
Coordinamento Territoriale per l'Ambiente di Vallo della Lucania (SA).

Vallo della Lucania (SA), 27 maggio 2015- Nell'ambito dell'attività di monitoraggio e contrasto al fenomeno del traffico e della gestione illecita di rifiuti, gli uomini del Corpo Forestale, hanno denunciato a piede libero un uomo, responsabile di gestione illecita di una discarica di rifiuti speciali con modifica dello stato dei luoghi in contrada Cognuolo nel comune di Vallo della Lucania. Di recente, il Comando Stazione Forestale di Vallo della Lucania durante un'accertamento congiunto con personale tecnico dell'ARPAC Campania, su un terreno privato di pertinenza ad un fabbricato, constatava la presenza di rifiuti speciali pericolosi provenienti da attività edili, depositati a cielo aperto in contrada Cognuolo in agro del comune di Vallo della Lucania. Durante il sopralluogo, si riscontrava accumulati sia sul suolo che costipati nel suolo, ingenti quantitativi di rifiuti, pari a circa mc. 200, costituiti da terre e rocce da scavo, mattoni, materiale ferroso, plastica, pezzi di eternit frammisti a materiale di demolizione e quant'altro, tutto il materiale rinvenuto scaricato e interrato, è stato prodotto in altri siti trasportato a destinazione molto probabilmente nelle ore notturne. Il reiterato smaltimento abusivo dei rifiuti, ha modificato in modo permanente lo stato dei luoghi, con degrado dell'area protetta di notevole interresse paesaggistico e ambientale, apportando sostanziali modifiche al normale deflusso delle acque del fiume Badolato, del torrente S. Sofia e del vallone Tuncurullo. Il sito posto sotto sequestro, è stato segnalato agli Enti competenti, affinchè emettano a carico del responsabile dell'abuso ordinanza di ripristino dello stato dei luoghi, importante per restituire il normale deflusso delle acque del fiume e del torrente e la funzione naturale del vallone, nonché per prevenire il pericolo idraulico ai corsi di acque pubbliche presenti in zona. L'uomo denunciato alla Procura della Repubblica del Tribunale di Vallo della Lucania, rischia una pena da sei mesi a due anni di carcere. I rifiuti, smaltiti o gestiti non correttamente, rappresentano una concreta minaccia sia per l'ambiente che per la salute pubblica dei cittadini.

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