martedì 27 dicembre 2011

Ambiente

Riceviamo e pubblichiamo.

Catrame, eternit ed elettrodomestici vicino al  fiume Sinello.

VASTO. Centinaia di pezzi di catrame e plastica fra la vegetazione fluviale, una lunga fila di elettrodomestici e pattume di varia natura, decine di lastre di eternit ai lati della strada. Il dossier discariche si arricchisce di un nuovo scempio ambientale lungo la vallata del fiume Sinello. A segnalare la nuova aggressione al territorio sono stati alcuni cacciatori di San Lorenzo. Li chiamano incivili e contro di loro i residenti della Val Sinello e di contrada San Lorenzo invocano punizioni esemplari. «Chi si diverte a insozzare e inquinare l'ambiente con le discariche abusive provoca danni al territorio e alla nostra salute. L'unico modo per cercare di fermare un fenomeno che le amministrazioni comunali non riescono più a gestire per mancanza di fondi è identificare, attraverso gli oggetti che vengono abbandonati, i responsabili dello scempio e punirli economicamente e penalmente», chiedono le famiglie riunite in un comitato. I residenti delle periferie sono infuriati ed esasperati, ma anche molto preoccupati. Quelle lastre di eternit disseminate lungo la strada che da San Lorenzo porta a Monteodorisio non riescono proprio a digerirle. Non è certo migliore lo spettacolo vicino al fiume. L'acqua è stata trasformata in un acquitrino maleodorante pieno di lastre di catrame. La presenza di aree degradate dai rifiuti abbandonati non è una novità per il Vastese. Più volte è stata segnalata da diverse associazioni l'elevata concentrazione di rifiuti in Val Sinello, ma anche in contrada Zimarino e sul Colle delle Mandorle.
Un anno fa le guardie del Wwf inviarono un dossier al sindaco Luciano Lapenna segnalando la tipologia del rifiuti e chiedendo interventi di prevenzione. Ai Comuni va dato atto dell'impegno più volte dimostrato nel bonificare le aree insozzate. Ma ormai le spese per rimuovere i rifiuti sono esorbitanti e si ripercuotono sull'intera collettività. «Gli autori del degrado, coloro che dovrebbero pagare restano invece sconosciuti», rimarcano le famiglie di San Lorenzo invocando un serio e concreto intervento repressivo. «La modalità più efficace appare quella della sanzione. Se chi sporca, e i rifiuti portano spesso la firma, è costretto a pagare, prima di insozzare ci pensa due volte». (p.c.)

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