Venticinque metri cubi di rifiuti
urbani e speciali, pericolosi e non pericolosi, venivano abbandonati in un
capannone industriale di 360 metri quadrati
Comando
Provinciale Perugia
Perugia, 11 novembre 2013 - Posto sotto
sequestro preventivo, nella periferia di Città di Castello (PG), un capannone
industriale di 360 metri quadrati e l'area di pertinenza dello stesso, adibiti
a discarica abusiva di rifiuti di ogni genere. Il personale del Comando
Stazione Forestale di Città di Castello (PG), nell'ambito di una serrata
attività di controllo del territorio in materia di abbandono di rifiuti nelle
aree industriali dismesse, ha rinvenuto oltre venticinque metri cubi di rifiuti
di diversa natura: urbani e speciali, pericolosi e non pericolosi, abbandonati
all'interno del capannone industriale sito in località Garavelle del comune di
Città di Castello (PG).
Il capannone dismesso e l'area limitrofa
oggetto di sequestro, sono stati per lungo tempo interessati dall'indecoroso
quanto vietato fenomeno dell'abbandono di rifiuti (porte in legno, gomme di
autovetture, contenitori in plastica, laterizi di varia natura ad uso edile,
tubazioni in pvc, materassi, onduline in eternit, etc.) subendone gli
ineluttabili effetti di deturpamento, e dando all'area una connotazione di
evidente abbandono e compromissione del luogo.
Il reato contestato dalla Forestale è la
realizzazione di discarica abusiva ai sensi del Testo Unico Ambientale, punito
con l'arresto da sei mesi a due anni e con l'ammenda da duemilaseicento euro a
ventiseimila euro. Al momento sono ancora in atto indagini finalizzate
all'esatta individuazione di tutti i responsabili dei diversi abbandoni di
rifiuti che hanno interessato nel tempo l'area ed il capannone industriale
dismesso.
L'area era già stata oggetto di bonifica, nel 2011 da parte della società proprietaria, sempre a seguito di segnalazione dei Forestali di Città di Castello (PG) a cui seguirono le apposite diffide di ripristino dello stato dei luoghi e di rimozione dei rifiuti emesse dal Comune di Città di Castello (PG). Ad oggi, in considerazione che nulla sembrerebbe essere stato fatto per impedire il ripetersi di quanto già contestato, è al vaglio anche l'eventuale responsabilità penale del legale rappresentante della società proprietaria del terreno e del capannone industriale in stato di abbandono.
L'area era già stata oggetto di bonifica, nel 2011 da parte della società proprietaria, sempre a seguito di segnalazione dei Forestali di Città di Castello (PG) a cui seguirono le apposite diffide di ripristino dello stato dei luoghi e di rimozione dei rifiuti emesse dal Comune di Città di Castello (PG). Ad oggi, in considerazione che nulla sembrerebbe essere stato fatto per impedire il ripetersi di quanto già contestato, è al vaglio anche l'eventuale responsabilità penale del legale rappresentante della società proprietaria del terreno e del capannone industriale in stato di abbandono.
Nessun commento:
Posta un commento