BRACCONIERI
SUI LAGHI: PESANTI SANZIONI AMMINISTRATIVE, AVVIATO L’ITER PENALE
(Mantova,
24 Gennaio 2018) - È stata formalizzata in Procura la notizia di reato per
l'azione di bracconaggio nel Lago Inferiore sventata lo scorso sabato da
un'operazione congiunta di Provincia di Mantova, Parco del Mincio e FIPSAS. Nei
confronti delle tre persone sorprese a condurre una imponente battuta di pesca
illegale nella zona di Diga Masetti, le sanzioni contestate saranno sia di
natura penale che amministrativa.
Denunciati all'Autorità Giudiziaria i tre bracconieri, tutti di origine rumena, a cui sono contestati
reati in materia di pesca illegale, per danno ambientale, commercio di
sostanze alimentari adulterate e mancato rispetto dell'ordinanza che vieta la
commercializzazione e l'uso alimentare dei pesci pescati nei Laghi di Mantova.
Conseguentemente,
è stato confermato il sequestro di un furgone e due barche, di tutta
l'attrezzatura per la pesca, e 891 pesci (per lo più carpe, carassi,
abramidi, siluri, lucioperca, qualche aspio, 2 persico trota ed un luccio).
In
accordo con il Pubblico Ministero, 25 esemplari di carpa ancora vivi sono
stati immediatamente reimmessi nel Lago mentre il restante pesce morto è stato
avviato alla distruzione, 26 carpe e un siluro sono stati conservati in
apposito locale, restando così a disposizione dell'Autorità Giudiziaria e/o
Sanitaria per eventuali accertamenti.
Sono inoltre in fase di notifica sanzioni
amministrative della
Provincia per un ammontare complessivo di circa 18.000 euro per l'esercizio
della pesca professionale in luoghi non consentiti, con mezzi vietati ed in
assenza di licenza di pesca e del permesso del concessionario.
A
queste si aggiungono le sanzioni del Parco del Mincio per divieto
di accesso in zona interdetta e per danno ambientale senza possibilità di
ripristino, per un importo di circa 3.000 euro.
Il Parco e la FIPSAS – la Provincia lo sta valutando in queste
ore - si costituiranno inoltre parte civile tramite i
propri legali.
Anche
la Regione Lombardia chiederà inoltre ai trasgressori il risarcimento del
danno. Nel procedimento infatti si potrà inserire anche Regione Lombardia alla
luce della nuova legge di disciplina della pesca, che prevede la possibilità
che la Regione stessa eroghi a sua volta una sanzione rilevante: 40 euro per
pesce morto (circa 750 quelli stimati) e 20 euro per pesce vivo liberato (25
carpe).
Nel
frattempo è stato definito in 23 quintali il quantitativo di pesce catturato
illegalmente, che nella concitazione dei primi conteggi era sembrato superiore
ma che resta comunque drammaticamente significativo, composto com'era da
svariati individui di specie sia autoctone che alloctone.
Il blitz
antibracconaggio è stato condotto e coordinato dagli Agenti della
Provincia di Mantova a seguito di segnalazione e con la collaborazione delle
Guardie Volontarie FIPSAS, e alle GEV del Parco e con l'importante supporto
tecnico e logistico delle Volanti della Questura.
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