venerdì 5 luglio 2013

PESCAMBIENTE

Tra i pericoli frequenti nell’esercizio della pesca, il più mortale è di certo il fulmine.

Spesso si va a pesca con il tempo incerto, confidando nella bassa pressione che attira i pinnuti e ci aiuta nella cattura miracolosa. Le nubi, sopratutto quelle nere e cariche di pioggia, spesso portano con loro un carico di energia che si sprigiona al suolo sotto forma di scarica elettrica: il fulmine. Questa è una scarica elettrica che congiunge il suolo con il cielo, la  cui potenza è elevatissima,  cosi come il rischio di essere colpiti nel corso di un temporale "carico".
Nel suo percorso l'energia giunge al suolo in via preferenziale tramite oggetti alti che incontra sul suo percorso e che sono congiunti al suolo. Questo principio si usa da sempre per fare il parafulmine, ovvero intercettare il fulmine e farlo scaricare a terra, ma non viene in nostro soccorso a pesca in quanto la canna da pesca è un perfetto parafulmine. É infatti più lunga degli altri oggetti che ci circondano, ed è costruita in materiale conduttore di elettricità. Ogni anno decine di pescatori in Italia sono colpiti dai fulmini attirati da canne o guadini, quindi fare attenzione e mettete in pratica questi consigli.
Quando si va a pesca e il meteo minaccia pioggia è necessario consultare la previsione fulmini per vedere se ci sono alte possibilità di questo fenomeno meteo. Andiamo poi a pesca e rimaniamo sempre attenti. Se cade anche un solo fulmine occorre spostarsi dalle canna (tipo se a fondo) o comunque chiuderle ed aspettare che la tempesta abbia fine. Se i fulmini colpiscono il suolo tanto vicino da sentire la terra tremare datevi letteralmente alla fuga, siete in pericolo. Ricordo per la cronaca che essere colpiti da un fulmine è molto poco probabile, ma essere a pesca con una lunga canna di carbonio aumenta di molto le possibilità dell'evento. Se uno dei vostri amici pescatori è stato colpito da un fulmine chiamate per prima cosa i soccorsi (pronto intervento 118), verificate poi il battito cardiaco ed infine, se si è capaci, effettuare un eventuale massaggio cardiaco. I danni "collaterali" sono profonde scottature, ferite ortopediche (il fulmine ci scaglia sono a 50 metri lontano) e traumi interni, quindi comportatevi di conseguenza e prestate attenzione all'eventuale spostamento del traumatizzato.


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