venerdì 28 febbraio 2014

VIGILANZA ITTICA

Bloccati otto pescatori di frodo, sequestrate quattordici canne
Operazione di pattugliamento degli agenti della Polizia provinciale al lago di Pusiano e di Annone: otto moldavi e romeni sono stati sorpresi a catturare pesci senza permesso. E' stata recuperata anche una rete abusiva
Bosisio Parini - Otto pescatori di frodo hanno abboccato all’amo lanciato dagli agenti della Polizia provinciale di Lecco. Sotto tutti romeni e moldavi, a cui sono state confiscate anche quattordici canne da pesca con tanto di mulinelli. Le “reti” anti-braggonaggio sono state gettate nell’ultimo fine settimana nel lago di Pusiano.
All’operazione hanno partecipato, oltre agli operatori alle dipendenze del comandante Raffaella Forni, anche due volontari guardiapesca della Provincia di Lecco, un volontario della federazione italiana pesca sportiva e gli addetti della Egirent, la società che detiene i diritti esclusivi dello specchio d’acqua.
Durante la “retata” i componenti della task force hanno pattugliato a più riprese il bacino idrico tra Bosisio Parini e Rogeno, in località Comarcia, Pre Campel, Falegnameria e Punta del Corno, ma anche il lago di Annone in località Isella e Pescone. Oltre alle barche sono state utilizzati pure due fuoristrada, uno dei qualui della Egirent, in grado di muoversi nel fango più estremo senza difficoltà.
I pattugliamenti via acqua e via terra hanno permesso di individuare cinque pescatori in regola e otto non muniti di licenza, insieme a sei  persone che bivaccavano clandestinamente lungo le rive. E’ stato recuperato inoltre parecchio pesce vivo, carpe in particolare, che sono state ributtate nel lago. E’ stata poi trovata una rete di una ventina di metri, anche questa fuori-legge.

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