Lettera inviata il giorno 08/01/2015 all'Assessore Regionale dott. Dino PEPE per denunciare il totale caos cui versa il settore pesca sportivo nella Regione Abruzzo.
Gentile Assessore dott. Pepe,
con la presente vorrei manifestarle la
mia incredulità dinanzi al caos di
questi giorni in merito alle: “Province si……….Province no”.
La mia organizzazione quale è l’ARCI
PESCA FISA, in questi ultimi giorni è sormontata da numerose lamentele da parte
di tanti pescatori sportivi che, a partire dal 01 gennaio 2015, non sono in grado di reperire presso i
competenti Uffici o sedi distaccate
della Provincia di Chieti, il tesserino
segna cattura come istituito con D.L.C. n°03 del 30/01/2012.
Questo perché per le funzioni in materia
di caccia e pesca, dapprima in carico alle Province, oggi al momento in cui le
scrivo la presente, non vi è assoluta chiarezza sia per quanto riguarda il passaggio
di gestione ad altro ente, sia per ciò che concerne l’affidamento delle
competenze.
Non solo, va anche sottolineato che le
province si sono viste improvvisamente non erogare alcun
finanziamento per attuare quelle
funzioni minime di gestione del ripopolamento ittico, così come previsto dall’art. 29 dalla L R. n°44/1995.
Lo stesso dicasi anche per le
Associazioni Ittiche, che a partire dall’anno 2014 non si sono viste erogare
alcun finanziamento di carattere economico, in violazione al dettato della
stessa legge regionale n°44/1995, art. 29
lett. b.
Queste cose mi fanno molta rabbia, in
quanto parliamo di somme prelevate dai versamenti che ogni singolo pescatore fa
al momento del rilascio o del rinnovo della licenza di pesca nelle acque
interne.
Non parliamo poi del Comitato consultivo
regionale, che per anni altro non è stato che una inutile passerella di
personaggi, tranne qualche rara eccezione, per i quali l’arte nobile della
pesca è un’emerita sconosciuta.
Sono molti anni che attendiamo una nuova
legge regionale sulla pesca, che migliori la precedente, in quanto
l’attuale L.R. 44/1985 non è più
in grado di tutelare e preservare
il nostro già povero patrimonio ittico-faunistico, oltre a non essere in grado
di recepire i cambiamenti nell’ambito delle diverse attività di pesca sportiva.
Di contro le promesse non sono mancate,
soprattutto nei periodi elettorali. Dopo di che il ritorno al vuoto, tutto come
prima o peggio di prima!
Non ho mai pensato o creduto, nella mia
personale attività di pescatore per hobby dall’età di 8 anni (al seguito del
mio papà, mio insegnate ed educatore ambientale) fin ad oggi quale dirigente
dell’ARCI PESCA FISA, che potessero accadere cose simili.
Per quanto sopra esposto, sono qui a
sollecitare un incontro urgente con Lei e con tutte le Associazioni Ittiche
maggiormente rappresentative, in modo da provare a trovare una possibile
soluzione alle difficoltà del momento.
Anche i pescatori hanno ormai da tempo
perso tutta la preziosa pazienza.
Cordiali saluti.
ci sono novità in merito?
RispondiEliminaSi, qualcosa si è ottenuto. Siamo stati convocati mercoledì 21 gennaio p.v. in occasione della consulta regionale. Li cercheremo con le altre Associazioni, di portare l'Assessore Regionale alle sue responsabilità dinanzi allo sfacelo della pesca sportiva non solo nella nostra provincia ma su tutto il territorio regionale. Non faccio commenti sulla latitanza delle altre Associazioni.
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