mercoledì 5 settembre 2012

VIGILANZA ITTICA - AMBIENTALE

Bracconieri nel fiume Burano.

Grave episodio di bracconaggio avvenuto la scorsa settimana nel fiume Burano tra Cagli e Cantiano. Su segnalazione di un podista, due Guardie Ittiche Volontarie delle Associazioni Enalpesca e Fipsas sono prontamente intervenute ed hanno intercettato un gruppo di quattro persone intente ad armeggiare con un guadino nell'alveo del fiume. Nonostante la fuga precipitosa, è stata individuata l'auto e annotato il numero di targa. Una volta scesi nel torrente le due Guardie hanno scoperto che il gruppo stava recuperando gli ultimi pesci rimasti storditi con una sostanza tossica utilizzata per la disinfezione delle piscine. Sulla sponda giacevano circa 10 kg di pesci già morti delle specie trota Fario, Cavedano e Barbo, consegnati per analisi all'Istituto Zooprofilattico. Recuperato anche il fusto ormai vuoto ma con la descrizione della sostanza contenuta, il guadino e altro materiale utilizzato dai bracconieri. Dalle prime indagini svolte dalla Polizia Provinciale in base ai dettagliati rapporti consegnati, l'auto è risultata di proprietà di una donna di etnia albanese residente a Cartoceto. La gravità del fatto suggerisce indagini approfondite e un'attenta vigilanza dei corsi d'acqua che in questo periodo di magra sono ancor più minacciati dalle gesta di individui senza scupoli.
10 agosto 2012

L'artico pubblicato è stato segnalato da amici del Gruppo di Vigilanxa di Pesaro.

Nessun commento:

Posta un commento