mercoledì 11 novembre 2015

SI STAVA MEGLIO QUANDO SI STAVA PEGGIO.........

PROVINCIA CHIETI, LO SFOGO DI PUPILLO: ''RIFORMA FOLLE, SIAMO AL BARATRO''
di Filippo Tronca su AbruzzoWeb.it.it 


L'AQUILA 10 Novembre 2015 - “Questa non è una riforma delle Province, è il decretare la loro agonia, è un papocchio senza senso, e noi presidenti a titolo gratuito non siamo eroi, forse siamo solo dei fessi...”. È lo sfogo amaro ad AbruzzoWeb di Mario Pupillo, sindaco di Lanciano (Chieti) e “per sua sventura” presidente della Provincia teatina. Pupillo squaderna impietosamente gli effetti devastanti della cosiddetta riforma Delrio, che ha trasformato le Province in enti di secondo livello, con il governo che, parallelamente, ha drasticamente tagliato le risorse, riducendole, di fatto, alla canna del gas. In questi giorni la sua Provincia sta definendo i criteri per stabilire quali dei 150 dipendenti su 300 saranno trasferiti alla Regione Abruzzo, per effetto della legge regionale di riordino approvata poche settimane fa dal Consiglio regionale. E che lascerà al suo ente solo tre funzioni, la viabilità l’edilizia scolastica, e le pratiche ambientali. Un'altra ventina di deleghe come noto passeranno alla Regione con relativi dipendenti. In teoria il ragionamento non sembra fare una piega: meno deleghe, meno personale e dunque meno fabbisogno economico. Pupillo invita, però, a guardare alla dura concretezza della realtà. “Con sole tre deleghe la metà dei dipendenti - spiega - in teoria ci possono bastare, ma è personale demotivato, che sente franargli il suolo sotto i piedi, che teme che prima o poi le Province saranno cancellate con un tratto di penna. Abbiamo poi solo due dirigenti e un direttore generale, che devono gestire 150 dipendenti, che appena trovano l’occasione se ne vanno. Per esempio si sono trasferiti a comando nei Comuni già 7 agenti di polizia provinciale, la metà di quelli che avevamo”. E le condizioni di lavoro dello stesso Pupillo e dei suoi consiglieri sono ai limiti del paradosso. “È stato un errore gravissimo - protesta il Pupillo - decidere che a dover fare il presidente della Provincia sia un sindaco, per di più a titolo gratuito, e senza assessori a cui delegare mansioni comunque delicate e importanti. Perché o fai male il sindaco o fai male il presidente di Provincia, visto che non puoi avere il dono dell’ubiquità, e le giornate hanno solo 24 ore”. Pupillo fa un esempio ai limiti del fantozziano di questa spending review spietata e senza criterio. “La Corte dei conti dice che per noi organi istituzionali non è previsto il rimborso spese di viaggio se non si utilizzano mezzi pubblici. Il mio consigliere Antonio Tamburrino, sindaco di Pennadomo, paesino di montagna sulla Maiella - fa notare - per andare in Regione Abruzzo, all’Aquila per le varie incombenze e incontri istituzionali, con i mezzi pubblici ci impiegherebbe non meno di 4 ore. Prende la sua auto, a sue spese. E questo non mi sembra giusto, visto che il consigliere provinciale lo fa a titolo gratuito”. La mancanza di risorse, a causa dei tagli del Governo, teme poi Pupillo, non potrà non riverberarsi negativamente sulla qualità dei servizi erogati ai cittadini. “Riusciremo a ripianare finalmente il buco da 13 milioni di euro della Provincia, vendendo la prefettura e il palazzo di giustizia di Chieti, incamerando 16 milioni alla società Invimit, partecipata al 100 per cento dal ministero Economia e Finanze. Rimettendoci in sesto. Ma se il governo confermerà i tagli o meglio i prelievi su quanto incassiamo per l’assicurazione auto e l’imposta di trascrizione, con un mancato introito per noi da 13 milioni, saranno guai, perché non abbiamo più nulla da vendere!”. I primi grattacapi arriveranno già quest’anno, ancor prima dei tagli con l’emergenza neve. E la situazione si annuncia critica anche sul fronte della manutenzione delle strade e delle scuole. “Per il piano neve - rivela Pupillo - abbiamo risorse insufficienti, e in media serve 1 milione di euro per pulire 1.800 chilometri di strada di una provincia montana e di gradi dimensioni come la nostra. Solo per rendere accessibili gli impianti sciistici della Maielletta occorrono 350 mila euro”. “Per la manutenzione delle strade - incalza Pupillo - possiamo disporre di appena un cantoniere ogni 50 chilometri, e rispetto al 2008 abbiamo un quarto dei fondi. Idem per le scuole: nel 2008 la provincia aveva a disposizione 8 euro a metro quadro oggi 1,6 euro. Per l’acquisto dei materiali e la pulizia e tutto il resto abbiamo 398 mila euro, nel 2008 erano 1,8 milioni. Ma le scuole di numero e dimensione sono sempre quelle”. 

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