Il caos dell'acqua alla zona industriale: nuovamente vietato anche l'uso igienico.
In questi minuti vertice nel palazzo comunale
Questa mattina le aziende della zona industriale di San Salvo hanno ricevuto un nuovo fax della Coniv che vieta anche l'uso igienico dell'acqua fino a nuova disposizione.
Si tratta di una nuova marcia indietro sull'argomento.
Il 22 gennaio alle 21 è stata stoppata l'erogazione dell'acqua proveniente dal potabilizzatore sansalvese. Il giorno dopo, il 23, le prime notizie riguardo al blocco: si tratterebbe di una presenza superiore ai limiti di legge di fenoli. Una presenza che ha provocato la declassificazione delle acque del fiume Trigno e l'impossibilità di potabilizzarle mediante il consueto processo. Sempre nella mattinata del 23 in Regione si è tenuto un vertice fra i vari enti e i sindaci di San Salvo e Vasto.
Ieri, dalla Regione è arrivato il nullaosta che riapriva l'erogazione alla zona industriale dell'acqua, per tutti i fini (quindi anche quello igienico-sanitario), tranne per quello potabile. La Coniv, quindi, avvisa i vari stabilimenti e il sindaco Tiziana Magnacca emette l'ordinanza con la quale si vieta l'uso potabile, confermando quello igienico sanitario.
A quanto pare, nella tarda serata di ieri sarebbe arrivata la comunicazione della Asl e del Sian (Servizio Igiene Alimenti Nutrizione) che smentisce di fatto il nullaosta arrivato dalla Regione.
In questi minuti (era in programma alle 16) è in corso un vertice nel comune di San Salvo tra i vari attori della vicenda. È utile ricordare che la zona interessata dal disservizio è solo quella della zona industriale.
Si spera - tra l'altro - che vengano forniti maggiori dettagli su cosa ha provocato la declassificazione del fiume Trigno.
Antonino Dolce – San Salvo.net
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