Tra i pericoli frequenti nell’esercizio della pesca, il più mortale è di certo il fulmine.

Nel suo percorso l'energia giunge al suolo in via preferenziale tramite oggetti alti che incontra sul suo percorso e che sono congiunti al suolo. Questo principio si usa da sempre per fare il parafulmine, ovvero intercettare il fulmine e farlo scaricare a terra, ma non viene in nostro soccorso a pesca in quanto la canna da pesca è un perfetto parafulmine. É infatti più lunga degli altri oggetti che ci circondano, ed è costruita in materiale conduttore di elettricità. Ogni anno decine di pescatori in Italia sono colpiti dai fulmini attirati da canne o guadini, quindi fare attenzione e mettete in pratica questi consigli.
Quando si va a pesca e il meteo minaccia pioggia è necessario consultare la previsione fulmini per vedere se ci sono alte possibilità di questo fenomeno meteo. Andiamo poi a pesca e rimaniamo sempre attenti. Se cade anche un solo fulmine occorre spostarsi dalle canna (tipo se a fondo) o comunque chiuderle ed aspettare che la tempesta abbia fine. Se i fulmini colpiscono il suolo tanto vicino da sentire la terra tremare datevi letteralmente alla fuga, siete in pericolo. Ricordo per la cronaca che essere colpiti da un fulmine è molto poco probabile, ma essere a pesca con una lunga canna di carbonio aumenta di molto le possibilità dell'evento. Se uno dei vostri amici pescatori è stato colpito da un fulmine chiamate per prima cosa i soccorsi (pronto intervento 118), verificate poi il battito cardiaco ed infine, se si è capaci, effettuare un eventuale massaggio cardiaco. I danni "collaterali" sono profonde scottature, ferite ortopediche (il fulmine ci scaglia sono a 50 metri lontano) e traumi interni, quindi comportatevi di conseguenza e prestate attenzione all'eventuale spostamento del traumatizzato.
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