IL
TAGLIO DEI FORESTALI
Corpo Forestale, Governo Renzi vuole cancellarlo dopo due secoli di storia
Accorpamento con altre forze di polizia. Molte polemiche, dubbi e sospetti
31.03.2015 PESCARA. Scioglimento o accorpamento che dir si voglia, il Governo Renzi rischia di essere ricordato come quello che ha cancellato di fatto il Corpo Forestale dello Stato dopo quasi due secoli di storia.
A stabilirlo è il DDL sulla riforma della Pubblica amministrazione all'esame del Senato che candida il Corpo Forestale dello Stato alla soppressione facendo scendere i corpi di polizia da 5 a 4. Una iniziativa che ha già scatenato numerose reazioni perchè se da un lato l'operazione viene giustificata con la sempre buona "spendig review" dall'altra ci soo incongruenze che non tornano e sospetti non chiariti che hanno dato adito a "teorie del complotto" proprio in un momento in cui l'ambiente è sotto assedio da parte di lobbies economiche più o meno potenti.
Corpo Forestale, Governo Renzi vuole cancellarlo dopo due secoli di storia
Accorpamento con altre forze di polizia. Molte polemiche, dubbi e sospetti
31.03.2015 PESCARA. Scioglimento o accorpamento che dir si voglia, il Governo Renzi rischia di essere ricordato come quello che ha cancellato di fatto il Corpo Forestale dello Stato dopo quasi due secoli di storia.
A stabilirlo è il DDL sulla riforma della Pubblica amministrazione all'esame del Senato che candida il Corpo Forestale dello Stato alla soppressione facendo scendere i corpi di polizia da 5 a 4. Una iniziativa che ha già scatenato numerose reazioni perchè se da un lato l'operazione viene giustificata con la sempre buona "spendig review" dall'altra ci soo incongruenze che non tornano e sospetti non chiariti che hanno dato adito a "teorie del complotto" proprio in un momento in cui l'ambiente è sotto assedio da parte di lobbies economiche più o meno potenti.

Non mancano le polemiche e a preoccupare sono l'effettiva utilità, in termini di spending review, dell'eventuale assorbimento del Cfs in altre forze di polizia, ma anche l'impatto che questo avrebbe sulla tutela ambientale e del territorio.
Secondo alcuni calcoli,
inoltre, l'addio al Corpo Forestale comporterebbe un aggravio di costi a
partire dalla divisa: il “cambio d'abito” potrebbe arrivare a costare circa
12,3 milioni di euro, calcolando 7.000 unità a cui sostituire la divisa. Ma la
cifra potrebbe lievitare ancora ed arrivare a 24,5 milioni di euro aggiungendo
le altre spese rese necessarie dal cambiamento: colorazione dei mezzi che
dovranno essere resi conformi alla Forza di Polizia in cui confluiranno (1.700
unità, costo stimato 8,3 milioni di euro) e per la flotta aerea (2,45 milioni
di euro); formazione (circa 1,54 milioni di euro).
Il 31 marzo il voto passerà
all’Assemblea del Senato e se poi anche la Camera lo approverà il provvedimento
diverrà Legge.
«Bizzarro che, mentre il
Parlamento sta discutendo la nuova normativa sugli ecoreati e dopo aver
approvato la normativa contro l'importazione di legno illegale, si voglia allo
stesso tempo abolire il Corpo Forestale, che ha una indiscutibile esperienza
proprio nella repressione dei reati ambientali, su cui svolge, e da tempo, una
intensa attività», dice Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greepeace
Italia.
«Accorpare la Forestale alla Polizia di Stato è un errore gravissimo che, sebbene involontariamente, favorirà le ecomafie e tutti coloro che violano le leggi ambientali nel nostro Paese», sostiene invece il presidente della Lipu-Birdlife Italia Fulvio Mamone Capria.
«Accorpare la Forestale alla Polizia di Stato è un errore gravissimo che, sebbene involontariamente, favorirà le ecomafie e tutti coloro che violano le leggi ambientali nel nostro Paese», sostiene invece il presidente della Lipu-Birdlife Italia Fulvio Mamone Capria.
SINDACATI: «SERVE VERA RIORGANIZZAZIONE

«Il Corpo forestale - si legge in una nota - deve essere riorganizzato e deve dedicarsi esclusivamente a svolgere le predette funzioni strategiche di tipo ambientale ed agroalimentare, funzioni queste di straordinaria importanza volte a garantire il bene comune dei cittadini, eliminando nel contempo funzioni ed attività che rappresentano duplicazioni e sovrapposizioni con altri Corpi dello Stato. Ipotesi di accorpamenti sono di fatto semplificazioni che non vanno nella direzione di valorizzare i servizi e creare chiare sinergie tra i vari Corpi e Amministrazioni, ma avranno invece il solo effetto di eliminare funzioni ed abbassare il livello e la diffusione dei controlli di legalità sul territorio del Paese».
Per queste ragioni i sindacati chiedono al Parlamento, ed al Senato di ascoltare la voce degli operatori e si appellano a tutte le associazioni ambientalistiche, alle istituzioni locali, ai parlamentari e «alle persone di buona volontà che hanno a cuore l'ambiente, il territorio ed una migliore qualità della vita, di sostenerci in questa battaglia di civiltà».
IN ITALIA 305MILA AGENTI PER 5 CORPI

Negli ultimi 10 anni anche in
Abruzzo il Corpo Forestale ha avuto un ruolo rilevante nell'ambito delle grandi
inchieste che hanno avuto sullo sfondo l'ambiente. Si ricordano quelle che
hanno portato alla scoperta dei veleni di Scurcola Marsicana nel 2005 e della
mega discarica di Bussi nel 2007, indagini che hanno ridisegnato le rotte dei
rifiuti illeciti e lo smaltimento irregolare anche se i processi non hanno
prodotto condanne.
La Forestale ha avuto inoltre un ruolo fondamentale anche in inchieste sulla pubblica amministrazione come le inchieste sull'urbanistica a Spoltore, a L'Aquila del dopo terremoto (si ricorda l'inchiesta sui balconi crollati) o l'ultima inchiesta in corso sullo smaltimento di terre che ha prodotto arresti e tirato dentro il primo cittadino di Chieti, Umberto Di Primio, indagato per corruzione.
In un momento dove la corruzione, i reati ambientali segnano record storici, dove la popolazione sente il bisogno di maggiore sicurezza e giustizia l'attuale governo cerca di sopprimere le sentinelle dell'ambiente.
La Forestale ha avuto inoltre un ruolo fondamentale anche in inchieste sulla pubblica amministrazione come le inchieste sull'urbanistica a Spoltore, a L'Aquila del dopo terremoto (si ricorda l'inchiesta sui balconi crollati) o l'ultima inchiesta in corso sullo smaltimento di terre che ha prodotto arresti e tirato dentro il primo cittadino di Chieti, Umberto Di Primio, indagato per corruzione.
In un momento dove la corruzione, i reati ambientali segnano record storici, dove la popolazione sente il bisogno di maggiore sicurezza e giustizia l'attuale governo cerca di sopprimere le sentinelle dell'ambiente.