venerdì 29 marzo 2013

AMBIENTE - DEPURATORI SOTTO CONTROLLO

Inquinamento del fiume Trigno, depuratori sotto la lente d'ingrandimento
Intanto, la magistratura di Vasto apre un'inchiesta

LENTELLA 29/03/2013 – La magistratura di Vasto ha aperto un’inchiesta sull’inquinamento del fiume Trigno. L’indagine del sostituto procuratore della Repubblica, Enrica Medori, cercherà di individuare le responsabilità che hanno portato all’inquinamento nel tratto prima del punto di captazione di Lentella e al declassamento delle acque del Trigno.
Il rapporto del Wwf Abruzzo ha evidenziato la presenza nel fiume di salmonella e altri inquinanti tipici di acque non trattate o trattate male. La lente d’ingrandimento si sta soffermando in questi giorni sugli impianti di depurazione dei piccoli comuni che affacciano sul Trigno. Come sottolineato anche da Augusto De Sanctis, responsabile acque del Wwf, manca un serio punto sulla situazione dei depuratori della zona.
Le criticità del Trigno sono note da anni. Durante le ultime due estati i valori microbiologici erano paragonabili a quelli di una fogna, con punte estremamente alte di coliformi e UFC (Unità Formanti Colonia).
Proprio nel giugno dell’anno scorso il depuratore di Lentella finì sotto i riflettori. Per diverse settimane una rottura delle tubature fognarie fece sì che l’acqua non depurata s’incanalasse in un ruscello naturale prima di arrivare a valle, nel Trigno.
La situazione venne sanata dopo più di due settimane, in seguito a una segnalazione ai Carabinieri di Fresagrandinaria che costrinse la Sasi a intervenire.
Dopo quasi un anno, la stessa buca si è notevolmente allargata e un rigagnolo di acqua di fogna che vi si incanala c’è sempre (nelle foto il confronto giugno 2012/marzo 2013).
In attesa di sviluppi sulla vicenda, De Sanctis ricorda: «C’è una legge del 2008 che obbliga la Provincia di Chieti e l’Arta a pubblicare un resoconto annuale sul proprio sito sullo stato dei depuratori. Bisogna notare che questo è avvenuto solo il primo anno».
INCONTRO IN PROVINCIA. Intanto, dopo le richieste dell' ARCI PESCA FISA, la Provincia di Chieti ha convocato un incontro per il prossimo 3 aprile. Saranno presenti i rappresentanti delle Associazioni provinciali della Pesca, del WWF, dell’Assessore all’Ambiente Eugenio Caporrella e del Consigliere delegato a Caccia e Pesca Giovanni Staniscia.
«La Provincia di Chieti - si legge in una nota - auspica sia l’occasione per definire un primo quadro sulla situazione del fiume Trigno, oggetto in questi giorni di accurati controlli da parte della Regione di cui si attendono le risultanze necessarie per adottare, ciascuno in base alle competenze e secondo quant
o disposto per legge, eventuali misure restrittive».
Antonino Dolce

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