lunedì 17 dicembre 2012

ANTIBRACCONAGGIO


ANTIBRACCONAGGIO: DENUNCIATI DALLA FORESTALE CINQUE BRACCONIERI DI LUPI IN PROVINICIA DI PARMA
Utilizzavano bocconi avvelenati realizzati con carcasse di animali selvatici e fucili per sterminare i lupi e gli altri predatori nell'alta Val Parma. Ritrovate anche foto che li ritraevano con lupi uccisi.

Sono cinque i bracconieri di lupi individuati e denunciati dalla Forestale in provincia di Parma.
Le indagini avviate da alcuni mesi dagli agenti del Corpo forestale dello Stato di Parma, in seguito al ritrovamento di alcuni bocconi avvelenati nei boschi dell'alta Val Parma, hanno portato all'individuazione e alla denuncia alla Procura della Repubblica di Parma di cinque bracconieri che, in collegamento tra di loro, utilizzavano diversi mezzi di distruzione per compiere atti di bracconaggio a danno di esemplari di lupo appenninico e altri predatori.
I bracconieri spargevano per i boschi dell'alta Val Parma micidiali bocconi avvelenati realizzati con carcasse di animali selvatici, oggetto di bracconaggio, e imbottiti di veleno. Questo tipo di esca è un sistema subdolo e distruttivo in quanto tutti i predatori che se ne nutrono sono destinati ad una morte atroce, che colpisce indistintamente svariate specie di animali, in particolare carnivori. Infatti oltre al lupo, specie particolarmente protetta, vengono abbattute volpi, faine, tassi, martore, aquile, poiane ed altri uccelli rapaci, ma anche cani e gatti che si allontanano dalle abitazioni.
Nel corso di una perquisizione domiciliare effettuata dal personale del Corpo forestale dello Stato, sono state sequestrate alcune foto che ritraggono alcuni dei bracconieri nell'atto di  impugnare un fucile e di ostentare un giovane esemplare di lupo appenninico abbattuto.
I presunti responsabili degli atti di bracconaggio esercitano o hanno esercitato l'attività venatoria illegale, si ipotizza dunque che le motivazioni alla base dei reati commessi siano quelle di contrastare l'attività di predazione del lupo sulla selvaggina, in particolare su ungulati come il capriolo e il cinghiale, specie oggetto di caccia.
I cinque bracconieri sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Parma e sono indagati per i reati di uccisione e maltrattamento di animali appartenenti a specie particolarmente protette e per gli illeciti relativi alla normativa sull'attività venatoria.
Il lupo è tornato da pochi anni sulle nostre montagne, è una specie particolarmente protetta ma non ha vita facile. L'uomo, in passato, lo ha considerato come un concorrente nella predazione della selvaggina ed un pericolo per l'allevamento brado, sterminandolo fino al limite dell'estinzione. L'azione del lupo, in realtà, ha benefici effetti di selezione sulle popolazioni delle prede, infatti vengono eliminati gli esemplari malati e deboli e questo contribuisce a mantenere in ottima salute le popolazioni, anche quelle delle specie oggetto di caccia.
Nonostante dagli anni settanta il lupo sia una specie protetta, sono in aumento i casi di bracconaggio. 
 

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