Cadavere nel fiume Sinello, ancora giallo sull’identità
Nuovi
rilievi dei carabinieri nella zona vicina al casello di Vasto nord. La morte
risalirebbe a due-tre mesi fa

Le ipotesi degli investigatori. La zona è poco frequentata. La strada senza uscita da mesi non viene percorsa dagli automobilisti. Diversi i mezzi pesanti carichi di pattume che hanno raggiunto nei mesi scorsi la contrada per abbandonare illegalmente cumuli di rifiuti. Il corpo però non può essere stato scaricato con il pattume. Avrebbe trascinato con sè qualche rifiuto. Al momento del ritrovamento era incastrato in un groviglio di rami. Per liberarlo e portarlo a riva i vigili del fuoco hanno impiegato diverse ore. Il cadavere è quindi arrivato da monte insieme alla vegetazione boschiva.
Il fiume Sinello. Il fiume nasce dal monte Fischietto, nel comune di Castiglione Messer Marino, e sfocia nel mare di Casalbordino passando per Scerni, Gissi, Pollutri e Vasto. Diversi i terreni fluviali spalmati nei 50 chilometri del suo percorso, scarsa tuttavia la portata d’acqua. Solo fra aprile e inizio giugno il Sinello è più carico. La morte della persona trovata sabato potrebbe risalire proprio a quel periodo. Il cadavere è arrivato a valle di recente. Difficile che potesse sfuggire agli occhi dei volontari che fanno periodicamente ispezioni antibracconaggio e pesca abusiva di anguille.
Le cause del decesso. Negli ultimi mesi nel Vastese non è stata presentata alcuna denuncia di scomparsa. Nè la popolazione della vallata ha notato la scomparsa di qualche residente. Il cadavere potrebbe arrivare da lontano ed essere stato gettato nel fiume da qualcuno che lo ha trasportato fino alla foce del Sinello. Il canneto ha fermato il corpo impedendogli di arrivare al mare. «Speriamo che l’autopsia ci aiuti a scoprire a chi appartengono quei resti e l’origine della morte», dice il maggiore dei carabinieri Giancarlo Vitiello. L’autopsia comincerà questa mattina all’ospedale San Pio non prima di mezzogiorno. Visto l’avanzato stato di decomposizione, forse solo l’arcata dentale potrà aiutare gli investigatori a scoprire l’identità del morto insieme a qualche evidente mutilazione nello scheletro. Il lavoro dei periti per scoprire le cause della morte si prevede molto lungo. La prolungata permanenza in acqua ha martoriato la parte anteriore del corpo e del viso. Il teschio sarà controllato minuziosamente per verificare la presenza di fori. È probabile che occorreranno mesi per risolvere il giallo del Sinello. Intanto i carabinieri hanno diramato la notizia del ritrovamento anche ai comandi militari delle regioni vicine per le verifiche sulle persone scomparse.
Paola Calvano il Centro
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