Chieti 16.09.2013 - Appello
del presidente della Provincia Di Giuseppantonio agli istituti bancari Venti
imprenditori senza lavoro da un anno per la moria delle vongole
ORTONA. La moria delle vongole
ha tenuto ferme le barche per oltre un anno e i pescatori non sanno più a che
santo votarsi per ottenere un aiuto economico che consenta di mandare avanti
l’economia familiare.
Annunci tanti, ma di concreto
ancora nulla. Dei finanziamenti promessi dalla Regione si è persa traccia.
Non si hanno notizie neppure
dello studio che dovrebbe stabilire le cause che hanno determinato il fenomeno
lungo gran parte della costa teatina.
Ora è il presidente della
Provincia, Enrico Di Giuseppantonio a intervenire sulla vicenda della moria
delle vongole che ha messo in ginocchio le imprese ittiche del territorio
provinciale.
E lo fa rivolgendo un appello
agli istituti bancari invitandoli a sostenere queste attività in difficoltà.
«E' ormai da oltre un anno» si
legge nella lettera scritta dal Di Giuseppantonio «che nel nostro territorio
provinciale si assiste ad un fenomeno che ha messo in ginocchio una categoria
intera di pescatori. A causa della moria delle vongole, la Capitaneria di porto
di Ortona ha interdetto l'attività ittica nella tratta che va da Ortona a San
Salvo dove operano una ventina di imprenditori».
«Rivolgo» aggiunge il
presidente della Provincia « un appello alle istituzioni bancarie della nostra
provincia affinché sia presa in considerazione la sospensione dei mutui
contratti per l'acquisto delle barche a carico delle imprese ittiche locali e
degli imbarcati che effettuano la pesca dei molluschi bivalvi nel compartimento
marittimo di Ortona, o altra forma di agevolazione, come la riduzione della
rata mensile. Queste azioni consentirebbero ai pescatori e alle loro famiglie,
seppur temporaneamente, di respirare senza venire meno agli obblighi
contrattuali, semplicemente dilazionando un impegno che oggi si rivela davvero
gravoso».
L'auspicio, conclude il
presidente Di Giuseppantonio «è che interlocutori finanziari e istituzioni
locali si dimostrino sensibili su questo tema, l'impegno collettivo dev'essere
quello di individuare insieme soluzioni a breve termine per sostenere questa
categoria produttiva, particolarmente penalizzata dalla mancata previsione di
ammortizzatori sociali, unitamente all'assessore regionale alla Pesca Mauro
Febbo con il quale lo scorso 25 luglio, proprio nell'ambito di un incontro che
si è svolto in Provincia, abbiamo accolto le richieste dei pescatori e dato la
nostra disponibilità»
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