CADAVERE
NEL FIUME SINELLO: METODO ALLA CSI
PER L'IDENTIKIT VERRA' RICOSTRUITO IL CRANIO
PER L'IDENTIKIT VERRA' RICOSTRUITO IL CRANIO
VASTO 17/09/2013 - Si dovrà
far ricorso a un antropologo forense per ricostruire il cranio al fine di dare
un volto e quindi ottenere un identikit del cadavere che sabato pomeriggio è
stato rinvenuto da una pattuglia di Agenti Volontari della Vigilanza Ittica-Venatoria-Ambientale
dell’ARCI PESCA FISA di Chieti in una pozza d'acqua sulle sponde del fiume
Sinello.
È tra i primi casi in Abruzzo
con cui si procederà con questo metodo ricostruttivo, alla stregua di quanto si
vede nelle seguitissime serie televisive CSI.
Lo ha stabilito questa mattina
il sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Vasto, Enrica
Medori, dando l'incarico e specifico mandato a Pietro Falco, direttore del servizio
di Medicina della Asl unica della provincia di Chieti, che presso l'obitorio
dell'ospedale San Pio da Pietrelcina ha eseguito l'autopsia con accertamenti
medico legali completi sul cadavere recuperato dai vigili del fuoco.
Il professionista, con la
collaborazione di Riccardo Di Tanna e Giuseppe Manfredi, ha impiegato poco più
di tre ore nell'effettuare il protocollo previsto in casi del genere.
Dall'esame radiologico si è
potuto accertare che si tratta di un uomo anziano e presenta una protesi all'arcata
superiore, con alcuni denti in oro.
È stato prelevato del tessuto
biologico per risalire al tipo genetico e sono state fatte diverse fotografie
al cranio oltre a essere stata prelevata la mandibola.
L'aver accertato che si tratta
di un anziano consentirà agli investigatori di restringere il campo delle
persone scomparse da diversi mesi in quanto allo stato in cui è stato trovato
il cadavere non si può stabilire il tempo preciso di esposizione ad agenti
esterni.ABRUZZO WEB
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