Il mistero del
cadavere senza nome ritrovato sulla sponda del fiume dagli Agenti Volontari ARCI PESCA
FISA – Chieti.
In
corso le indagini dei carabinieri per ricostruire la vicenda
Vasto
15/072013 -Sembra la trama di un libro giallo. Il cadavere di una persona viene
ritrovato sulla sponda di un fiume ed ora bisogna risalire alla sua identità e,
soprattutto, capire come possa essere finito in quel punto. E' stato un pomeriggio intenso quello di ieri, dal momento in
cui gli Agenti Volontari ARCI PESCA FISA di Chieti della Vigilanza Ittica
- Ambientale hanno notato qualcosa di sospetto lungo la sponda del fiume
Sinello, nel corso del loro giro di perlustrazione. Si sono avvicinati e hanno
visto una scena che mai si sarebbero aspettati. Il corpo senza vita di una
persona era riverso a terra, in parte nell'acqua. a qualche metro dal viadotto
autostradale che passa proprio in quel punto.
Sul
posto i carabinieri della Compagnia di Vasto, con il maggiore Giancarlo
Vitiello che è arrivato subito nella strada che taglia a metà la campagna in
contrada Zimarino. Il maggiore è rimasto in costante contatto telefonico con il
comandante provinciale dell'Arma, per aggiornarlo sugli sviluppi della
situazione. E' arrivato anche il magistrato Enrica Medori, che ha effettuato il
sopralluogo insieme ai carabinieri e ai medici legali della Asl, mentre sono
stati i carabinieri della sezione scientifica a compiere i minuziosi rilievi
alla ricerca di ogni elemento utile alle indagini.
Vasto
14/09/2013 - Solo in serata, con l'arrivo dei Vigili del Fuoco che hanno anche illuminato
l'area, si è potuto rimuovere il cadavere, trasportato presso l'obitorio del
San Pio da Pietrelcina in attesa dell'autopsia di lunedì mattina.
L'interrogativo resta aperto. Di chi è quel corpo? Nel Vastese non risultano
esserci persone scomparse di recente. L'unico è Nicola Battista, anziano di
Furci sparito da casa il 25 settembre 2011. Da un primo esame degli inquirenti,
però, viene esclusa questa ipotesi. E allora?
Nessuna
pista viene esclusa dagli investigatori per arrivare all'accertamento della
verità. L'autopsia stabilirà le cause della morte e la sua data. Probabilmente
riuscirà a dire per quanto il tempo il cadavere è stato sulla sponda del
Sinello. Con la zona del ritrovamento off limits durante i rilievi e le
operazioni di recupero, non sono sfuggiti i rumori della motosega utilizzata
dai carabinieri. Il corpo senza vita era probabilmente incastrato tra i rami
degli alberi. Forse è stato trascinato qui dalla corrente del fiume. E se
invece fosse arrivato qui in altro modo? Questa zona è senza controllo, lo
dimostra la smisurata quantità di rifiuti di ogni genere ammucchiata sotto il
cavalcavia da mani ignote. Del resto è una strada immersa nela campagna con
fitta vegetazione e con lo sbocco sulla statale 16.Domande a cui solo le indagini dei carabinieri, coordinati dalla dottoressa Medori, potranno dare le dovute risposte ad una vicenda che appare davvero molto intricata.
Giuseppe RITUCCI -ZONALOCALE
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