Paura
anche per il Trigno: "Diteci se l’acqua è inquinata"
Appello dei residenti della valle dopo
che la “traversa” di Pietra Fracida di Lentella è chiusa da 14 mesi
VASTO 28.03.2014. Salute del
fiume Trigno. La popolazione chiede notizie sulle condizioni dell’acqua
all’altezza della traversa di Pietra Fracida, a Lentella, chiusa ormai da 14
mesi. I residenti riconoscono che le autorità preposte hanno interrotto
immediatamente i prelievi di acqua non appena l’Arta ha individuato elementi
preoccupanti. «Ma quali elementi? E perché a distanza di tanto tempo nessuno ci
ha spiegato che cosa ha fatto ammalare il fiume Trigno e quali sono le sue
condizioni attuali?», chiedono i residenti della vallata. Una richiesta che Ivo
Menna, ambientalista storico del Vastese, definisce legittima. E già che c’è,
la popolazione invoca chiarezza anche sulle emergenze discariche e sversamenti
denunciate una settimana fa al ministro dell’Ambiente, dal responsabile della
Fee, Paolo Leonzio.
L’inquinamento. 24 gennaio
2013. Una determina della Regione annuncia che l’acqua del fiume è stata
declassata. Un fulmine a ciel sereno. Un provvedimento che dopo quello che è
accaduto a Bussi viene considerato estremamente positivo dalla popolazione del
Vastese. «Ringraziamo l’Arta e la Regione che hanno immediatamente sospeso il
prelievo idrico a Lentella. Resta tuttavia il mistero sulle origini
dell’inquinamento che a distanza di 14 mesi non permette ancora di riaprire la traversa
di Pietra Fracida. Sulla vicenda è calato il sipario e invece noi vorremmo
essere informati», chiede un gruppo di cittadini di Lentella.
L’ambientalista. «La
popolazione ha ragione», incalza Ivo Menna. «La salute è un bene primario, lo
sancisce l’articolo 8 della Costituzione. I ritardi sulla comunicazione
dell’acqua contaminata a Bussi sono una cosa gravissima. Nessuno ormai osserva
più quanto dichiarato anche dall’Organizzazione mondiale della sanità. La
popolazione deve essere informata. I residenti della vallata del Trigno devono
sapere che cosa ha fatto declassare l’acqua del Trigno e a che punto è la
bonifica. A maggiore ragione dopo il preoccupante rapporto fatto qualche giorno
fa dalla Fee al ministro dell’Ambiente», afferma Menna.
La federazione delle Bandiere
blu. In effetti la denuncia di Leonzio non lascia spazio alle interpretazioni.
«Chiedo al ministero di intervenire immediatamente. Ci sono depuratori che non
funzionano e le acque vengono scaricate senza filtri nel Vallone Maltempo. Le
acque nere finiscono nei fiumi Treste, Trigno e Sinello e si dirigono verso il
mare con grave danno per la fauna marina», accusa Leonzio. «Servono più
controlli per porre un freno a questo scempio. Inutile piangere dopo come
accade ora a Bussi», annota Menna.
Paola Calvano – IL CENTRO
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