In Acque Interne, News, Pesca Al Colpo, Tu reporter / 11 luglio 2012
In passato su NewsFishing avevamo
già avuto l’occasione di raccontarvi di automobili di pescatori sportivi
svaligiate e anche danneggiate senza motivi apparenti. Questa volta vi
riportiamo il racconto di un pescatore che, in prima persona, ha vissuto una
vicenda davvero poco piacevole. Ecco quello che ci ha scritto Glauco Tubertini:
“Ciao amici pescatori, voglio
raccontarvi cosa mi è successo ieri 8 luglio in reno presso Vergato.
Alle 5 di mattina passo a prendere un mio amico di infanzia, Pierluigi Tabaroni a Ponte Ronca, il mio paese natale e partiamo per l’alto reno, meta da noi frequentata da quando siamo bambini.
Il reno, a differenza di molti nostri fiumi è nella parte alta ancora incontaminato e mantiene il suo corso naturale da sempre, dunque piane profonde con acqua cristallina, raschi naturali ecc…..
Alle 5 di mattina passo a prendere un mio amico di infanzia, Pierluigi Tabaroni a Ponte Ronca, il mio paese natale e partiamo per l’alto reno, meta da noi frequentata da quando siamo bambini.
Il reno, a differenza di molti nostri fiumi è nella parte alta ancora incontaminato e mantiene il suo corso naturale da sempre, dunque piane profonde con acqua cristallina, raschi naturali ecc…..
La pesca, in questo periodo è a
vista, cavedani e barbi di grosse dimensioni entrano in pastura e si pescano a
vista, poche catture e molto difficili. Arriviamo sul fiume alle 6 di mattina e
iniziamo a pescare.
Improvvisamente, verso le 8
sento dei rumori dietro di me e si presentano 6 persone con accento straniero,
incuranti della mia presenza due di loro si mettono in slip da bagno e entrano
nel fiume, io gli chiedo cosa fanno e loro mi rispondono ” capo non
preoccuparti, fra 10 minuti andiamo via “.
Gli faccio presente che la
balneazione nel fiume è vietata e loro mi ridono in faccia, infatti non erano
entrati in acqua per fare il bagno. E qui viene il bello. Spostandosi a ridosso
della sponda opposta vedo che cominciano a lavorare con le mani sotto l’acqua e
dopo poco cominciamo a salpare una rete che risulterà alla fine stimata sui
50-60 metri.
Io assisto a tutta la scena e
vedo che salpano circa una decina di carpe oltre a cavedani i barbi. A quel
punto io e il mio amico ci facciamo coraggio e proviamo a farli ragionare,
niente da fare, al contrario sono diventati minacciosi e ci hanno consigliato
di stare zitti, di non usare i cellulari e di non lasciare il fiume prima di
loro.
Ci siamo presi paura perché
loro erano in 6 e non potevamo sapere come reagivano.
Il mio amico che frequenta il fiume più di me mi ha detto che ora capisce perché nella zona no-kill limitrofa a dove eravamo i pesci sono scomparsi.
Non aggiungo altro, a voi
il commento.Il mio amico che frequenta il fiume più di me mi ha detto che ora capisce perché nella zona no-kill limitrofa a dove eravamo i pesci sono scomparsi.
Glauco.”
C’è purtroppo ben poco da aggiungere, la situazione è
tristemente chiara.
Speriamo davvero che chi può vigilare e fare ordine lo
faccia.
NewsFishing Staff
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