POLO
CHIMICO DI BUSSI: LA FORESTALE FORNISCE ELEMENTI PER APPURARE LA CONTAMINAZIONE DELLE ACQUE
POTABILI PER 700MILA ABITANTI
La discarica di Tre Monti già
sequestrata nel 2007 dal personale del Comandante Guido Conti del Corpo
forestale dello Stato per disastro ambientale e avvelenamento delle acque
destinate ad uso potabile
A
seguito dell'operazione dello scorso febbraio del Corpo forestale dello
Stato per l'esecuzione dell'ordinanza del Giudice per le Indagini Preliminari
del Tribunale di Pescara, continua l'attenzione sulla discarica di
"Tre Monti" situata in prossimità del fiume Tirino al confine
tra il Parco Nazionale del Gran Sasso e quello della Maiella, nel comune di
Bussi su Tirino (PE). Il sito di smaltimento, dove per decenni sono state
interrate circa 500mila tonnellate di rifiuti tossici e industriali, era già
stato messo sotto sequestro dai Forestali nel 2007 con le ipotesi di disastro
ambientale e avvelenamento delle acque destinate a uso potabile. Le
analisi hanno portato a ipotizzare l'avvelenamento delle acque per circa
700.000 abitanti che si rifornivano dai pozzi a valle delle discariche. Per la
prima volta in Italia, infatti, il processo per il grave inquinamento delle
acque viene svolto in Corte d'Assise. Una quantità immensa di veleni che,
secondo gli inquirenti, sono il risultato di decenni di sversamenti operati a
partire dagli anni '80. Le recenti indagini hanno portato a ulteriori otto
indagati tra i vertici di due società già imputate e mirano a far luce sulla
mancata messa in sicurezza imposta dal Ministero dell'Ambiente per impedire che
i rifiuti sepolti nelle discariche inquinino le falde freatiche e i fiumi. Tale
omissione potrebbe comportare l'aggravarsi degli effetti del percolato con
conseguente pericolo per l'ambiente e la salute pubblica. I Forestali,
oltre al danno ambientale, contestano anche il reato di disastro
ambientale colposo.
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