venerdì 28 marzo 2014

AMBIENTE

POLO CHIMICO DI BUSSI: LA FORESTALE FORNISCE ELEMENTI PER APPURARE LA CONTAMINAZIONE DELLE ACQUE POTABILI PER 700MILA ABITANTI
La discarica di Tre Monti già sequestrata nel 2007 dal personale del Comandante Guido Conti del Corpo forestale dello Stato per disastro ambientale e avvelenamento delle acque destinate ad uso potabile

A seguito dell'operazione dello scorso febbraio del  Corpo forestale dello Stato per l'esecuzione dell'ordinanza del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Pescara,  continua  l'attenzione sulla discarica di "Tre Monti"  situata in prossimità del fiume Tirino al confine tra il Parco Nazionale del Gran Sasso e quello della Maiella, nel comune di Bussi su Tirino (PE).  Il sito di smaltimento, dove per decenni sono state interrate circa 500mila tonnellate di rifiuti tossici e industriali, era già stato messo sotto sequestro dai Forestali nel 2007 con le ipotesi di disastro ambientale e avvelenamento delle acque destinate a uso potabile.  Le analisi hanno portato a ipotizzare l'avvelenamento delle acque per circa 700.000 abitanti che si rifornivano dai pozzi a valle delle discariche. Per la prima volta in Italia, infatti, il processo per il grave inquinamento delle acque viene svolto in Corte d'Assise. Una quantità immensa di veleni che, secondo gli inquirenti, sono il risultato di decenni di sversamenti operati a partire dagli anni '80. Le recenti indagini hanno portato a ulteriori otto indagati tra i vertici di due società già imputate e mirano a far luce sulla mancata messa in sicurezza imposta dal Ministero dell'Ambiente per impedire che i rifiuti sepolti nelle discariche inquinino le falde freatiche e i fiumi. Tale omissione potrebbe comportare l'aggravarsi degli effetti del percolato con conseguente pericolo per l'ambiente e la salute pubblica. I Forestali,  oltre al danno ambientale, contestano anche il  reato di disastro ambientale colposo.

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