UNA PERSONA DENUNCIATA A REGGIO CALABRIA PER ESERCIZIO ABUSIVO DELLA
PESCA ALL'INTERNO DEL PARCO NAZIONALE D'ASPROMONTE
L'uomo è stato sorpreso in una zona
interdetta alla pesca e senza autorizzazioni
Coordinamento territoriale per
l'ambiente di Reggio Calabria
Reggio Calabria, 6 Giugno 2014
- Il personale del Comando Stazione di Gambarie d'Aspromonte, in servizio di
perlustrazione in località Menta, in agro del Comune di Roccaforte del Greco
(RC), ha notato un fuoristrada in sosta su una piazzola rialzata adiacente al
letto del torrente Menta e, a circa 150 metri, lungo la sponda del torrente, è
stata sorpresa una persona intenta a maneggiare una canna da pesca, la cui esca
era stata gettata all'interno piccola pozza creata dal naturale del flusso
delle acque.
L'uomo, un trentaquattrenne di Sinopoli (RC), è risultato privo sia di qualsiasi autorizzazione all'esercizio della pesca all'interno del Parco Nazionale dell'Aspromonte sia della licenza di pesca in acque interne, inoltre la zona dove è stato colto in flagrante era interdetta in qualunque periodo dell'anno alla pesca.
Pertanto, si è proceduto alle contestazioni e al sequestro sia dell'attrezzatura che del pescato, sette esemplari di trota appartenente alla specie "fario" rinvenute all'interno di buste di plastica, ormai prive di vita.
L'operazione riveste una particolare importanza nell'ottica della protezione ambientale perché come previsto dal Regolamento del Parco Nazionale dell'Aspromonte le zone classificate "A", come quella in cui è accaduto il fatto, sono aree di riserva integrale, nelle quali l'ambiente naturale è conservato nella sua integrità e nella totalità delle sue caratteristiche naturali. Le zone di riserva integrale sono individuate prevalentemente tra quelle di valore naturalistico più elevato ovvero tra quelle che più si avvicinano alle condizioni di equilibrio naturale e che come tali devono essere conservate e preservate.
L'uomo, un trentaquattrenne di Sinopoli (RC), è risultato privo sia di qualsiasi autorizzazione all'esercizio della pesca all'interno del Parco Nazionale dell'Aspromonte sia della licenza di pesca in acque interne, inoltre la zona dove è stato colto in flagrante era interdetta in qualunque periodo dell'anno alla pesca.
Pertanto, si è proceduto alle contestazioni e al sequestro sia dell'attrezzatura che del pescato, sette esemplari di trota appartenente alla specie "fario" rinvenute all'interno di buste di plastica, ormai prive di vita.
L'operazione riveste una particolare importanza nell'ottica della protezione ambientale perché come previsto dal Regolamento del Parco Nazionale dell'Aspromonte le zone classificate "A", come quella in cui è accaduto il fatto, sono aree di riserva integrale, nelle quali l'ambiente naturale è conservato nella sua integrità e nella totalità delle sue caratteristiche naturali. Le zone di riserva integrale sono individuate prevalentemente tra quelle di valore naturalistico più elevato ovvero tra quelle che più si avvicinano alle condizioni di equilibrio naturale e che come tali devono essere conservate e preservate.
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