L'eterno malato: vietato l'uso delle
acque del Trigno, c'è la salmonella.
L'Arta di San
Salvo ne ha riscontrato la presenza in più del 50% dei campioni
Lentella 04.06.2014 - Divieto di uso delle acque del
Trigno per le attività umane. A quanto pare, ci risiamo: le condizioni del
fiume che marca il confine tra Abruzzo e Molise destano nuovamente
preoccupazione.
Questa volta il campanello
d'allarme riguarda la presenza di salmonelle nelle acque. L'Arta di
Chieti (con gli addetti della sede di San Salvo) ne ha riscontrato la
presenza in più del 50% dei campionamenti effettuati lungo il corso del fiume
nelle stazioni di Schiavi d'Abruzzo, San Giovanni Lipioni, Tufillo e Lentella.
La contaminazione è particolarmente alta nel territorio di Tufillo, dove la presenza della salmonella è stata riscontrata in 4 campioni su 4; a Schiavi e San Giovanni Lipioni in 2 su 4 e a Lentella in 1 su 4.
La contaminazione è particolarmente alta nel territorio di Tufillo, dove la presenza della salmonella è stata riscontrata in 4 campioni su 4; a Schiavi e San Giovanni Lipioni in 2 su 4 e a Lentella in 1 su 4.
I Comuni della
vallata (Schiavi d'Abruzzo, Castelguidone, San Giovanni Lipioni, Celenza sul
Trigno, Dogliola, Torrebruna, Palmoli, Carunchio, Tufillo, Fresagrandinaria,
Lentella, Cupello e San Salvo) hanno per questo emesso un'ordinanza per vietare
(fino a nuova comunicazione) l'uso a scopo irriguo delle acque, lo svolgimento
attività ludiche nel fiume e la pratica della pesca (con
l'eccezione del no-kill).
I TEMPI DELLA COMUNICAZIONE - Se
c'è un pericolo serio derivante dalla contaminazione delle acque, non possono
non destare qualche dubbio i tempi intercorsi tra rilievi e ordinanze. Gli
esami sui campioni prelevati si riferiscono infatti al periodo
settembre-dicembre 2013. All'inizio di maggio l'Arta ha inoltrato i dati
analitici alla Asl Chieti-Vasto. La comunicazione di quest'ultima ai
comuni su citati (e al Consorzio di bonifica, alla Regione Abruzzo e al
presidente della Provincia) è stata fatta il 9 maggio. Da qui sono poi partite le ordinanze.
Antonino Dolce
Nessun commento:
Posta un commento