Trigno
inquinato dalla salmonella: "Incredibili i sei mesi di silenzio"
La scoperta fatta a fine 2013 e
comunicata ora ai Comuni per le ordinanze che vietano l’uso di acqua. Il
Consorzio di bonifica sud avvisa gli agricoltori della vallata: irrigate i
campi a goccia e non a pioggia.
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LENTELLA. La costernazione ha
lasciato il posto alla rabbia.
E ora tutti i cittadini della
vallata del Trigno chiedono di conoscere i motivi del nuovo grave inquinamento
del Trigno, il responsabile e soprattutto perché la presenza dalla salmonella
scoperta a fine 2013 è stata comunicata con sei mesi di ritardo. Furiosi i
cittadini ma anche gli operatori economici, gli agricoltori e l’Arci pesca Fisa
Quest’ultima ha chiesto la convocazione urgente della commissione regionale
Settore ambiente- protezione-vigilanza ittica e ambientale.
Agricoltura. Il presidente del
Consorzio di bonifica sud, Fabrizio Marchetti, ha fatto sistemare ieri mattina
dei cartelli vicino a tutti gli impianti irrigui invitando gli agricoltori a
irrigare con cautela e con il metodo “a goccia”, anzichè “a pioggia”. «Ho fatto
sistemare i cartelli appena mi è stata comunicata la notizia dell’inquinamento
che però risale a novembre. Pare che ora la situazione sia migliorata ma non
spetta a me dirlo», dice il presidente Marchetti. Gli agricoltori sono
preoccupati. Il divieto di utilizzo dell’acqua col sistema “a pioggia” nel
periodo di raccolta di molti prodotti ortofrutticoli potrebbe provocare gravi
danni al settore.
Arci pesca Fisa. Indignata
l’Arci pesca Fisa. «Il Trigno ormai è diventato un malato cronico», ha scritto
rammaricato il presidente del sodalizio, Giuseppe Zappetti. I sindaci della
vallata hanno diffuso le ordinanze che vietano l’uso dell’acqua del fiume per
attività agricole, zootecniche, per la pesca e le attività ludiche. «La gravità
di quanto appreso è tale che la nostra associazione ha chiesto la convocazione
urgente della Commissione regionale che si occupa della materia. La riunione è
tata fissata per domani, alle 19, nei locali del centro turistico “Isola
Verde”, sul lago di Bomba.
Il Forum abruzzese dei
movimenti per l’acqua. Questa volta il Forum è deciso a prendere la vicenda a
muso duro. «È incredibile che il provvedimento emesso in questi giorni faccia
riferimento al periodo settembre-dicembre 2013», insiste il movimento
ambientalista. «Per cinque mesi la popolazione ha usato l’acqua inquinata senza
saperlo?». L’associazione chiede risposte certe questa volta. «Non si può
giocare sui diritti e sulla salute dei cittadini». La malattia del Trigno non
ha risparmiato neppure il Molise. Diversi sono i comuni molisani della vallata
che hanno emesso l’ordinanza di divieto. Del resto se l’inquinamento è stato
individuato a monte, a Schiavi d’Abruzzo e a San Giovanni Lipioni, è evidente
che il problema abbracci tutta la vallata sottostante. L’auspicio del Forum per
l’acqua è che la magistratura intervenga con urgenza individuando i
responsabili dell’avvelenamento del Trigno». (p.c.)
IL CENTRO D'ABRUZZO 05 giugno 2014
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