Il
Lago di Bomba è un lago artificiale creato sul fiume Sangro da una diga in terra battuta
posta sul territorio del Comune di Bomba.
Raramente nelle cartine viene indicato Lago del Sangro; nelle varie indicazioni
stradali presso i rispettivi comuni è indicato come: Lago di Villa Santa Maria,
Lago di Pietraferrazzana, Lago di Colledimezzo e Lago di Pennadomo.
La
diga produce energia elettrica per Roma.
Il
lago è lungo 7 km con una larghezza media di 1,5 km, una profondità
massima di 57,50 metri ed una capienza massima di 4.000.000 m³ d'acqua.
Il
lago di Bomba fu creato sbarrando la valle del fiume Sangro a mezzo di una diga
in terra (con materiali alluvionali del fiume) in corrispondenza del Monte
Tutoglio. Il bacino di invaso ricade interamente nelle argille scagliose: solo
in corrispondenza del fianco sinistro della diga vi è un massiccio calcareo, in
cui furono ubicate le opere di scarico. In sostituzione del tronco della Ferrovia Sangritana che correva lungo il fondo
valle fu costruita una nuova sede fuori dell'invaso: tale variante, compresa
tra le stazioni di Bomba e di Colledimezzo, ha la lunghezza di 6874 m. I
dati geometrici principali della diga sono:
quota
del piano di coronamento: 259,50 maltezza max sul piano di fondazione: 57,50 m
lunghezza del coronamento: 681 m
larghezza alla base: 402,10 m
quota di max ritenuta: 255,00 m
quota di max svaso: 230,00 m
quota di max piena: 257,40 m
volume del rilevato: 4.050.000 m³
Il
rilevato è formato da un nucleo centrale impermeabile in materiale alluvionale miscelato con
argilla, dai contro nuclei e dal corpo diga, anch'essi in materiali
alluvionali. A valle c'è una zona di materiale più grossolano ed una scogliera
al piede diga. La tenuta al di sotto del rilevato fu realizzata a mezzo di un
diaframma di iniezioni in argilla e cemento. Le opere di scarico furono dimensionate
per smaltire una portata di massima piena dell'ordine di 2000 m³/s. Esse
consistono in:
2
scarichi di superficie costituiti da 2 sfioratori a calice a soglia libera con
diametro dell’imbocco di 25 metri, seguiti da pozzi di diametro 6,5 m;
2
scarichi profondi formati da gallerie di 5 e di 6 m.
Il
bacino creato a monte della diga è di 863 km² con una capacità di 64
milioni di m³.
La
diga convoglia acqua alla centrale idroelettrica dell'ACEA nel comune di Altino, in cui
arrivano anche le acque del fiume Aventino
raccolte nell'invaso artificiale di Casoli.
Meta
di turismo estivo nonché di pesca, sulla sponda meridionale si può godere di
una vista sulla Majella;
tutti i Comuni che insistono sul lago offrono servizi turistici come camping,
ristoranti e agriturismi.
Il
lago di Bomba è anche campo di gara ufficiale di canottaggio
e nel 2009
si sono svolte le gare di questo sport nell'ambito dei Giochi del Mediterraneo di Pescara.
Nel
settembre 2010 è stato sede dei campionati italiani assoluti di canoa e kayak.
La
diga venne progettata nel 1950 dietro domanda dell'ACEA, che richiedeva l'utilizzo delle
acque del Sangro per alimentare una centrale elettrica.
L'anno
successivo i Comuni interessati all'allagamento dei terreni si costituirono in
un Consorzio di Bonifica vista l'emigrazione causata dall'effetto di tali
espropri, in una zona già pesantemente colpita dalla guerra.
Nel
1952 il comune di Bomba, per arginare l'emigrazione, con scarsi successi
pianificò una rete di approvvigionamenti idrici.
Gli
espropri ammontarono a più di un milione e mezzo di metri quadrati.
Numerosi
furono gli incidenti dovuti alla costruzione della diga di cui due mortali.
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