PROVINCIA
CHIETI, LO SFOGO DI PUPILLO: ''RIFORMA FOLLE, SIAMO AL BARATRO''
di Filippo Tronca su AbruzzoWeb.it.it

L'AQUILA 10 Novembre 2015 -
“Questa non è una riforma delle Province, è il decretare la loro agonia, è un
papocchio senza senso, e noi presidenti a titolo gratuito non siamo eroi, forse
siamo solo dei fessi...”. È lo sfogo amaro ad AbruzzoWeb di Mario Pupillo,
sindaco di Lanciano (Chieti) e “per sua sventura” presidente della Provincia
teatina. Pupillo squaderna impietosamente gli effetti devastanti della
cosiddetta riforma Delrio, che ha trasformato le Province in enti di secondo
livello, con il governo che, parallelamente, ha drasticamente tagliato le
risorse, riducendole, di fatto, alla canna del gas. In questi giorni la sua
Provincia sta definendo i criteri per stabilire quali dei 150 dipendenti su 300
saranno trasferiti alla Regione Abruzzo, per effetto della legge regionale di
riordino approvata poche settimane fa dal Consiglio regionale. E che lascerà al
suo ente solo tre funzioni, la viabilità l’edilizia scolastica, e le pratiche
ambientali. Un'altra ventina di deleghe come noto passeranno alla Regione con
relativi dipendenti. In teoria il ragionamento non sembra fare una piega: meno
deleghe, meno personale e dunque meno fabbisogno economico. Pupillo invita,
però, a guardare alla dura concretezza della realtà. “Con sole tre deleghe la
metà dei dipendenti - spiega - in teoria ci possono bastare, ma è personale
demotivato, che sente franargli il suolo sotto i piedi, che teme che prima o
poi le Province saranno cancellate con un tratto di penna. Abbiamo poi solo due
dirigenti e un direttore generale, che devono gestire 150 dipendenti, che
appena trovano l’occasione se ne vanno. Per esempio si sono trasferiti a
comando nei Comuni già 7 agenti di polizia provinciale, la metà di quelli che
avevamo”. E le condizioni di lavoro dello stesso Pupillo e dei suoi consiglieri
sono ai limiti del paradosso. “È stato un errore gravissimo - protesta il
Pupillo - decidere che a dover fare il presidente della Provincia sia un
sindaco, per di più a titolo gratuito, e senza assessori a cui delegare
mansioni comunque delicate e importanti. Perché o fai male il sindaco o fai
male il presidente di Provincia, visto che non puoi avere il dono dell’ubiquità,
e le giornate hanno solo 24 ore”. Pupillo fa un esempio ai limiti del
fantozziano di questa spending review spietata e senza criterio. “La Corte dei
conti dice che per noi organi istituzionali non è previsto il rimborso spese di
viaggio se non si utilizzano mezzi pubblici. Il mio consigliere Antonio
Tamburrino, sindaco di Pennadomo, paesino di montagna sulla Maiella - fa notare
- per andare in Regione Abruzzo, all’Aquila per le varie incombenze e incontri
istituzionali, con i mezzi pubblici ci impiegherebbe non meno di 4 ore. Prende la
sua auto, a sue spese. E questo non mi sembra giusto, visto che il consigliere
provinciale lo fa a titolo gratuito”. La mancanza di risorse, a causa dei tagli
del Governo, teme poi Pupillo, non potrà non riverberarsi negativamente sulla
qualità dei servizi erogati ai cittadini. “Riusciremo a ripianare finalmente il
buco da 13 milioni di euro della Provincia, vendendo la prefettura e il palazzo
di giustizia di Chieti, incamerando 16 milioni alla società Invimit,
partecipata al 100 per cento dal ministero Economia e Finanze. Rimettendoci in
sesto. Ma se il governo confermerà i tagli o meglio i prelievi su quanto
incassiamo per l’assicurazione auto e l’imposta di trascrizione, con un mancato
introito per noi da 13 milioni, saranno guai, perché non abbiamo più nulla da
vendere!”. I primi grattacapi arriveranno già quest’anno, ancor prima dei tagli
con l’emergenza neve. E la situazione si annuncia critica anche sul fronte
della manutenzione delle strade e delle scuole. “Per il piano neve - rivela
Pupillo - abbiamo risorse insufficienti, e in media serve 1 milione di euro per
pulire 1.800 chilometri di strada di una provincia montana e di gradi
dimensioni come la nostra. Solo per rendere accessibili gli impianti sciistici
della Maielletta occorrono 350 mila euro”. “Per la manutenzione delle strade -
incalza Pupillo - possiamo disporre di appena un cantoniere ogni 50 chilometri,
e rispetto al 2008 abbiamo un quarto dei fondi. Idem per le scuole: nel 2008 la
provincia aveva a disposizione 8 euro a metro quadro oggi 1,6 euro. Per
l’acquisto dei materiali e la pulizia e tutto il resto abbiamo 398 mila euro,
nel 2008 erano 1,8 milioni. Ma le scuole di numero e dimensione sono sempre
quelle”.
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