martedì 6 ottobre 2015

SALVAGUARDIA DEL FIUME PO

FIUME PO: UNA TAVOLA ROTONDA PER IL FUTURO DEL FIUME
Le Regioni Lombardia ed Emilia Romagna insieme al Corpo forestale dello Stato per una gestione sostenibile e condivisa dell'ecosistema legato al fiume Po
Ispettorato Generale

Roma, 5 ottobre 2015 - "La gestione unitaria del fiume: obiettivi e decisioni" è la tavola rotonda dedicata al fiume Po che ha trattato i temi della pesca sostenibile sul fronte ambientale ed economico, della lotta al bracconaggio, della valorizzazione della fauna ittica prima di tutto attraverso la reintroduzione dello storione, del turismo fluviale.
Il vice-capo del Corpo Forestale dello Stato, il segretario generale dell'Autorità di bacino del fiume Po insieme agli assessori all'Agricoltura della Lombardia e dell'Emilia-Romagna hanno partecipato al convegno per una visione condivisa delle problematiche legate alla gestione del grande fiume, nell'ambito di un più ampio "Progetto Life"
Gli assessori hanno affermato il proprio intento di estendere il dialogo ai colleghi delle Regioni Piemonte e Veneto per programmare il rilancio di tutte le attività legate al Po.
Il vice capo del Corpo forestale dello Stato ha manifestato la propria disponibilità a collaborare per riordinare il sistema legislativo che oggi vede oltre 35 normative sui temi di pesca in acque interne e marittime, polizia fluviale, e tutela delle acque, per renderle omogenee e maggiormente efficaci nell'operatività.
Un compito che spetterà anche alle Regioni, alla luce del nuovo percorso attuato dalla legge Del Rio, che ha abolito le Province. Anche quelle 13 che, da Torino a Rovigo e Ferrara, oggi sono competenti lungo il Po.

Anche l'assessore all'Agricoltura dell'Emilia-Romagna ha affermato che il Po rappresenta un'opportunità di sviluppo con ampi margini di valorizzazione. In Europa, infatti, il turismo fluviale ed ecologico richiama migliaia di persone, attrattiva confermata dai numeri dell'Expo
L'obiettivo è la collaborazione fra le istituzioni per realizzare una gestione ed un progresso del fiume Po che parta dal riordino delle norme che regolano la pesca, dai controlli per realizzare un progetto di valorizzazione sostenibile dell'area e delle sue potenzialità, anche in chiave enogastronomia e turistica.

Nessun commento:

Posta un commento