L’ARCI PESCA FISA: nel fiume Treste resti di cinghiali uccisi.
Questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, sarà lo stesso De Sanctis a rivelare insieme al presidente regionale del Wwf, Luciano Di Tizio, i contenuti della denuncia, particolari sul trattamento delle acque del fiume a fini idropotabili e i risultati delle analisi pubblicate dall’Arpa Molise. Risultati decisamente preoccupanti a partire dalla foce del fiume a Montenero di Bisaccia. «Un angolo di paradiso pieno di specie faunistiche e ornitologiche rarissime è purtroppo trasformato in un immondezzaio. Una discarica a cielo aperto», è il rammarico di Stefano Taglioli.
Non sono certo meno tranquilli i pescatori dell’Arci Pesca Fisa - Comitato Provinciale di Chieti.
In occasione del vertice teatino, l’associazione ha presentato al settore “Tutela ambientale e delle acque” una denuncia contro ignoti per reati ambientali individuati alla foce del fiume Treste. Nel corso di controlli compiuti per prevenire nuove forme di inquinamento dell’acqua del Treste e del Trigno gli operatori hanno scoperto una discarica di pelli di cinghiale e piumaggio. Troppi per essere stati scaricati in una volta. Il sospetto ricade su misteriosi bracconieri. È singolare il fatto che fino ad oggi nessuno si sia accorto dei resti animali. L’Arci Pesca Fisa, chiede che la zona venga bonificata, che gli autori dello scempio vengano individuati e sanzionati e che vengano disposti servizi di prevenzione per scoraggiare ogni forma di inquinamento. (p.c.)
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