Due pescatori locali trovano nelle proprie reti un granchio blu
La cattura al largo di Petacciato (CB) sulla costa dell’Adriatico.
Singolare cattura ieri mattina al largo di Petacciato. I due pescatori Antonio e Luca Muratore, rispettivamente di Montenero di Bisaccia (Cb) e Lentella (Ch), hanno trovato nelle reti della propria imbarcazione da pesca 'Diletta' un granchio blu. Conosciuto anche come Granchio Reale (Callinectes sapidus) è originario dell’oceano Atlantico.
Negli Stati Uniti è al centro di un fiorente commercio – è ritenuto una prelibatezza in ambito culinario – soprattutto in Maryland e Virginia, dove è rinomata la Baia di Chesapeake.
Oltre al colore, è riconoscibile da due lunghi spuntoni ai lati del carapace seghettato.
Il granchio blu negli anni passati si è diffuso anche in altri parti del mondo grazie agli esemplari di piccola taglia trasportati dall’acqua di zavorra delle navi. È molto resistente, capace di adattarsi anche all’acqua dolce.
In Italia alcuni granchi reali sono stati catturati in vari tratti dell’Adriatico tra cui, recentemente, nella Sacca di Goro, in provincia di Ferrara. Un ritrovamento che tra le ipotesi ha l’importazione volontaria da parte di commercianti locali con l’obiettivo di ricreare le condizioni favorevoli alla loro crescita.
Sulla loro presenza nel nostro Paese il parere è diviso. Negli Stati Uniti, nel 2010, il National Institute of Standards and Technology e del College di Charleston ne ha evidenziato il rischio estinzione sulle coste americane a causa dell’inquinamento. La loro sopravvivenza nei nostri mari potrebbe essere indicatrice della buona salute delle acque.
Dall’altro lato, però, c’è chi ammonisce sui rischi di una proliferazione di granchi blu. La loro alimentazione infatti predilige i bivalvi e potrebbe essere un pericolo per le vongole.
Un ritrovamento simile è avvenuto a novembre dello scorso anno al largo di Termoli.
Antonino Dolce
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