Bloccati otto pescatori di frodo, sequestrate quattordici
canne
Operazione di pattugliamento degli
agenti della Polizia provinciale al lago di Pusiano e di Annone: otto moldavi e
romeni sono stati sorpresi a catturare pesci senza permesso. E' stata
recuperata anche una rete abusiva
Bosisio Parini - Otto pescatori di frodo hanno
abboccato all’amo lanciato dagli agenti della Polizia provinciale di Lecco.
Sotto tutti romeni e moldavi, a cui sono state confiscate anche quattordici
canne da pesca con tanto di mulinelli. Le “reti” anti-braggonaggio sono state
gettate nell’ultimo fine settimana nel lago di Pusiano.
All’operazione
hanno partecipato, oltre agli operatori alle dipendenze del comandante
Raffaella Forni, anche due volontari guardiapesca della Provincia di Lecco, un
volontario della federazione italiana pesca sportiva e gli addetti della
Egirent, la società che detiene i diritti esclusivi dello specchio d’acqua.
Durante
la “retata” i componenti della task force hanno pattugliato a più riprese il
bacino idrico tra Bosisio Parini e Rogeno, in località Comarcia, Pre Campel,
Falegnameria e Punta del Corno, ma anche il lago di Annone in località Isella e
Pescone. Oltre alle barche sono state utilizzati pure due fuoristrada, uno dei
qualui della Egirent, in grado di muoversi nel fango più estremo senza
difficoltà.
I
pattugliamenti via acqua e via terra hanno permesso di individuare cinque
pescatori in regola e otto non muniti di licenza, insieme a sei persone
che bivaccavano clandestinamente lungo le rive. E’ stato recuperato inoltre
parecchio pesce vivo, carpe in particolare, che sono state ributtate nel lago.
E’ stata poi trovata una rete di una ventina di metri, anche questa
fuori-legge.
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