LA FORESTALE DENUNCIA SEI PERSONE PER PESCA IN AREA PROTETTA NEL VIBONESE
Sorprese, in tre distinte operazioni, mentre esercitavano l'attività di pesca in una zona interdetta e in assenza della necessaria licenza
Sei persone sono state denunciate dalla Forestale perché scoperte ad esercitare l'attività di pesca all'interno di un'area protetta in provincia di Vibo Valentia.
Il personale dei Comandi Stazione Forestali di Polia, Vallelonga e di Vibo Valentia (VV), nell'ambito di tre distinte operazioni di controllo nei comuni di Maierato e Monterosso Calabro hanno sorpreso 6 persone mentre esercitavano l'attività di pesca all'interno del Lago Angitola, situato nel Parco Naturale Regionale delle Serre, dichiarato Oasi di protezione dell'avifauna acquatica, inserito nell'elenco delle zone umide riconosciute dalla Convenzione di Ramsar e ascritto nell'elenco dei Siti di Importanza Comunitaria.
L'attività di pesca veniva esercitata in una zona interdetta attraverso l'ausilio di canne telescopiche fornite di mulinelli e in assenza della licenza di pesca. Il personale intervenuto ha provveduto al sequestro di tutte le canne da pesca, del relativo pescato e alla denuncia per violazione alle normative in materia di aree protette dei responsabili alla competente Autorità Giudiziaria.
Il personale dei Comandi Stazione Forestali di Polia, Vallelonga e di Vibo Valentia (VV), nell'ambito di tre distinte operazioni di controllo nei comuni di Maierato e Monterosso Calabro hanno sorpreso 6 persone mentre esercitavano l'attività di pesca all'interno del Lago Angitola, situato nel Parco Naturale Regionale delle Serre, dichiarato Oasi di protezione dell'avifauna acquatica, inserito nell'elenco delle zone umide riconosciute dalla Convenzione di Ramsar e ascritto nell'elenco dei Siti di Importanza Comunitaria.
L'attività di pesca veniva esercitata in una zona interdetta attraverso l'ausilio di canne telescopiche fornite di mulinelli e in assenza della licenza di pesca. Il personale intervenuto ha provveduto al sequestro di tutte le canne da pesca, del relativo pescato e alla denuncia per violazione alle normative in materia di aree protette dei responsabili alla competente Autorità Giudiziaria.
Il pescato, rinvenuto tutto vivo, è stato rimesso in libertà nelle acque del Lago Angitola.
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