martedì 12 febbraio 2013

PESCI IN ABRUZZO

Quei super pesci per 14mila abruzzesi
  
10 FEB. 2013 - L’ex manager di una multinazionale, con due lauree, ha mollato il lavoro e si è messo a costruire canne in bambù per la pesca a mosca. Ha sentito il richiamo delle radici d’Abruzzo e da qui ha iniziato a spedire in tutto il mondo le sue meravigliose “opere”. Ci sono storie come questa dietro una grande passione che accomuna quasi 14mila abruzzesi. È il numero dei pescatori tesserati in una regione che vanta anche campioni con la lenza. In migliaia frequentano fiumi e laghi soprattutto alla ricerca di catture da record. Che non mancano. I lucci di Scanno o Campotosto arrivano a sfiorare i 20 chili di peso. Le magnifiche carpe a specchio del lago di Scanno tirano come tori. Trote dalla stupenda livrea popolano le acque verdi e lucenti del Tirino o del Sangro. Prede catturate e poi rilasciate, nella stragrande maggioranza dei casi. Perché la pesca è passione. Altri Paesi l’hanno capito e hanno saputo sfruttare le risorse naturali, trasformandole in grandi attrattive turistiche che a ogni stagione richiamano frotte di pescatori: come in Austria, Slovenia o Irlanda. In Abruzzo non bastano prede miracolose. C’è ancora da fare, come si augurano i 14mila appassionati. Un pescatore mi ha confidato che qualche tempo fa si è visto piombare dall’alto, nel fiume Liri, una lavatrice. Purtroppo ci sono anche storie così.                                                                 ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Notizia presa da “Il Centro d’Abruzzo”.

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