SMALTIVANO I REFLUI DI UN FRANTOIO NEL PARCO
NAZIONALE DELL'ALTA MURGIA
O4.04.2014 - I Forestali hanno
sequestrato tre cisterne e deferito all'Autorità Giudiziaria il rappresentante
legale, un dipendente del frantoio e un trasportatore, tutti residenti a Corato
Il personale del Comando
Stazione di Ruvo di Puglia (BA) del Corpo forestale dello Stato ha
accertato una gestione illecita di rifiuti speciali non pericolosi, costituiti
da acque di vegetazione, commessa da un frantoio di Corato (BA).
Le indagini dei Forestali sono iniziate per individuare i responsabili di una serie di abbandoni incontrollati di acque di vegetazione provenienti da un frantoio all'interno del territorio del Parco Nazionale dell'Alta Murgia. L'attività d'indagine ha portato all'individuazione del diretto responsabile degli abbandoni e al riscontro dell'assenza della documentazione prevista dalla legge per la gestione dei rifiuti. È emersa, infatti, una tenuta irregolare dei registri che accompagnavano i rifiuti fuori dall'azienda. I Forestali hanno posto sotto sequestro penale tre cisterne adibite allo stoccaggio dei reflui e hanno deferito all'Autorità Giudiziaria il rappresentante legale, un dipendente del frantoio e un trasportatore, tutti residenti a Corato, per attività di gestione illecita di rifiuti speciali non pericolosi costituiti da acque di vegetazione e per abbandono delle stesse in violazione delle norme sui rifiuti e della normativa di tutela dell'area protetta.
Le indagini dei Forestali sono iniziate per individuare i responsabili di una serie di abbandoni incontrollati di acque di vegetazione provenienti da un frantoio all'interno del territorio del Parco Nazionale dell'Alta Murgia. L'attività d'indagine ha portato all'individuazione del diretto responsabile degli abbandoni e al riscontro dell'assenza della documentazione prevista dalla legge per la gestione dei rifiuti. È emersa, infatti, una tenuta irregolare dei registri che accompagnavano i rifiuti fuori dall'azienda. I Forestali hanno posto sotto sequestro penale tre cisterne adibite allo stoccaggio dei reflui e hanno deferito all'Autorità Giudiziaria il rappresentante legale, un dipendente del frantoio e un trasportatore, tutti residenti a Corato, per attività di gestione illecita di rifiuti speciali non pericolosi costituiti da acque di vegetazione e per abbandono delle stesse in violazione delle norme sui rifiuti e della normativa di tutela dell'area protetta.
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