Pescatori
di frodo, massima allerta e multe salate
MONTICELLI - Resta la minaccia della
pesca di frodo sul Po da parte di pescatori dell’Est Europa. E’ il dato che si
evince dalle prime uscite notturne di controlli lungo il tratto di fiume della
Bassa Piacentina, portati avanti dagli agenti della Fipsas coordinati da Alessandro
Gambazza: nel mese di aprile sono state quattro le notte di attività, a cui si
sono uniti in certi casi anche i volontari dell’associazione cremonese ‘Il
Nibbio’ di Spinadesco con cui è nata una proficua collaborazione.
Il primo bilancio dei servizi
di vigilanza conferma appunto che di notte il Po è frequentato soprattutto da
stranieri che spesso utilizzano attrezzature non consentite: tre le infrazioni
accertate, pesca con più di tre canne e con più ami rispetto al consentito (uno
degli stranieri aveva addirittura sei ami su un’unica canna) e sono state
elevate sanzioni pari a 100 euro l’una. Le specie pescate sono prevalentemente
alloctone: brema, aspi, siluri, barbi iberici e portoghesi.
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