domenica 26 gennaio 2014

AMBIENTE C.F.S.

MAXI DISCARICA SOTTO UN OLIVETO  NELLO SPEZZINO.
Nell'area erano stati sotterrati 40mila metri cubi di fanghi di lavorazione e 100mila metri cubi dirocce e terre da scavo. Sequestrati beni per oltre 1.800.000 euro

Sono stati apposti i sigilli a un oliveto di circa due ettari dal personale del Comando Stazione di La Spezia del Corpo forestale dello Stato, nel comune di Arcola (SP), per illecita realizzazione di una discarica di rifiuti. Nella zona, posta sotto vincolo paesaggistico, venivano ammassati fanghi di lavorazione di marmo e granito. I materiali in parte provenivano da attività svolte in alcuni insediamenti produttivi nella provincia di Massa Carrara e in parte comprendevano tonnellate di rocce e terre da scavo provenienti da aziende edili dello spezzino. L'area in questione era stata oggetto di un cambio di destinazione del suolo, da boschivo a oliveto, al fine di poter essere trasformata e rimodellata, apparentemente con tutte le autorizzazioni previste dalla legge, utilizzando i rifiuti che sarebbero stati poi coperti e occultati dall'oliveto. Nell'istanza urbanistico-edilizia, era stato richiesto di poter utilizzare una minima quantità dei rifiuti esclusivamente per la realizzazione della viabilità di accesso. Dalle indagini è emerso, invece, che la quantità di rifiuti trasportata e conferita era assolutamente inconciliabile con i lavori indicati in progetto e che, in realtà, la trasformazione del suolo a oliveto era solo un espediente per smaltire illegalmente, con costi minori, rifiuti speciali che avrebbero dovuto essere conferiti in discarica. È stato stimato che dal 2011 a oggi sono stati sotterrati nella zona circa 40mila metri cubi di fanghi di lavorazione, superando così i limiti di legge previsti per la concentrazione di idrocarburi, e circa 100mila metri cubi di terre e rocce da scavo, classificabili tra i rifiuti speciali (non pericolosi). La Forestale ha sequestrato alle aziende implicate beni per oltre 1.800.000 euro e ha deferito all'Autorità Giudiziaria i proprietari dell'area, i legali rappresentanti delle società che conferivano i rifiuti e i tecnici incaricati della direzione lavori.

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