Cassinate: nuovo colpo
antibracconaggio della Polizia Provinciale
Importante operazione antibracconaggio portata a termine
qualche giorno fa nel Pontecorvese dal Comando della Polizia Provinciale di
Frosinone congiuntamente al Corpo Forestale dello Stato, che ha condotto due
bracconieri in atteggiamento di caccia all’interno di un’oasi in località Monte
Menola, al sequestro delle armi convalidato dall’autorità giudiziaria e alla
denuncia alla Procura della Repubblica di Cassino.
Il servizio svolto ricalca ancora una volta la
finalità di tutela della selvaggina presente nella nostra provincia, prevenendo
e reprimendo i reati in materia di caccia. Tale attività continuerà dunque
incessantemente in concorso con il Corpo Forestale dello Stato, al fine di
debellare la triste piaga del bracconaggio che depaupera in maniera
preoccupante il patrimonio faunistico del nostro territorio. A tal proposito,
si rammenta che la chiusura della caccia è stata stabilita per il 31 gennaio
scorso e che la Regione Lazio ha prolungato l’attività venatoria fino al
prossimo 10 febbraio solo ed esclusivamente per il colombaccio e alcune specie
di corvidi quali la cornacchia, la ghiandaia e la gazza. La caccia e la
cattura di altri animali violano pertanto le norme penali.
Nel mese di marzo peraltro, si procederà alla
liberazione di alcuni animali particolarmente protetti, falconidi, rapaci
notturni ed altri curati presso il centro veterinario della Forestale di
Fogliano, che essendo guariti potranno essere reintrodotti nel loro habitat
naturale. Trattandosi di animali recuperati dalla Polizia Provinciale di
Frosinone su segnalazione di altre forze di Polizia o di privati, ed essendo
specie trovate o recuperate nel nostro territorio, su ordine tassativo emanato
tre anni fa dal già Presidente della Provincia Antonello Iannarilli, proseguirà
quindi l’azione di reinserimento nelle zone da cui gli esemplari provengono,
affinché il patrimonio faunistico non venga depauperato.
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