sabato 9 febbraio 2013

INQUINAMENTO FIUME TRIGNO

Lavoratori in rivolta per l'emergenza idrica:"Non ce la facciamo più".

09 FEB.2013 SAN SALVO. Lavoratori in rivolta. L'emergenza idrica li sta esasperando. Ancora di più il mistero che circonda il declassamento delle acque del Trigno. Monta la protesta. Ieri i rappresentanti sindacali sono stati convocati dai dirigenti della Pilkington ed hanno ribadito di non avere ricevuto per il momento alcun contrordine al divieto di utilizzo dell'acqua per uso potabile in fabbrica. "Continuiamo a ritirare la minerale all'ingresso e ci laviamo con le salviettine", conferma Emilio Di Cola Rsa Cgil. Lo stesso accade nelle altre fabbriche. I lavoratori non ci stanno e davanti alla mancanza di chiarezza stigmatizzata anche dal Wwf, hanno convocato per lunedi pomeriggio alle 14,30 una riunione dei delegati alla sicurezza di tutte le industrie di San Salvo nella saletta sindacale della Pilkington. Nelle fabbriche l'acqua non può ancora essere utilizzata. Neppure per la doccia. Ieri mattina Sian e Arta hanno fatto nuovi prelievi sia all'altezza della traversa di Pietra Fracida a Lentella che più a monte a San Giovanni Lipioni nel punto il cui il Consorzio di bonifica capta e cede al Coniv 70 litri di acqua al secondo da depurare e distribuire sulla riviera. "Tutti assicurano che presto la situazione tornerà alla normalità ma i fatti li smentiscono", insiste Emilio Di Cola Rsa Pilkington. "Noi non ce la facciamo più. Oltre ai disagi siamo sconcertati dalla mancanza di trasparenza". Lo stesso problema è stato lamentato da Luciano Di Tizio presidente del Wwf Abruzzo. "La Corte di Giustizia europea impone in casi come questo la massima chiarezza. Qualora l'inadempienza all'obbligo di trasparenza e informazione dovesse continuare il Wwf si riserva di segnalare alle autorità comunitarie la situazione. Chiediamo che sul web vengano pubblicati i risultati delle analisi dell'acqua, dei referti, relazioni e verbali e ogni documento utile a tranquillizzare e informare i cittadini".

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