venerdì 29 marzo 2013

LA PROCURA INDAGA SUL FIUME TRIGNO

La magistratura vastese e il Noe a caccia degli inquinatori del Trigno

28/03/2013 - SAN SALVO. La Procura di Vasto ha aperto un fascicolo sull'inquinamento del Trigno. Al vaglio del sostituto procuratore della Repubblica Enrica Medori c'è un corposo dossier raccolto dai carabinieri del Noe, nucleo operativo ecologico.
 La magistratura vastese è decisa a dare un nome e anche la giusta punizione a chi ha inquinato l'ansa di Pietrafracida (Lentella) portando alla declassazione dell'acqua. Il reato ipotizzato è inquinamento ambientale. L'inchiesta fa il paio con l'indagine aperta un anno fa dalla Procura di Larino sulla presenza di arsenico nel fiume. 
L'indagine del Noe si svolge su un raggio di 80 chilometri ma si concentra in particolare sul tratto che attraversa il comune di Lentella. L'inchiesta procede nel massimo riserbo. Gli investigatori stanno valutando tutte le ipotesi. Lunedì il prefetto di Chieti Fulvio Rocco De Marinis ha assicurato al sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca che i controlli sul corso d'acqua sono raddoppiati. 
Il Sian della Regione ha avviato un meticoloso piano di controllo dell'acqua che scorre nel Trigno e che le autorità vengono informate costantemente sullo stato di salute del fiume. I militari del Noe pare stiano effettuando anche un attento monitoraggio delle discariche.

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