Salmonella nel Trigno: "Ma il pesce si può pescare?"
I dati rivelati dal Wwf sull’inquinamento del Trigno non preoccupano solo i cittadini della vallata.
I pescasportivi sono disorientati.
Il Presidente Provinciale Giuseppe Zappetti chiede chiarezza.
Questa la nota che ci ha inviato:
"Il Comitato Provinciale di Chieti – ARCI PESCA F.I.S.A., unitamente ai circoli territoriali , è preso d’assalto dalle tantissime richieste dei pescatori del medio e alto Vastese per la situazione paradossale che versa il fiume Trigno. I pescatori vogliono chiarezza.
1. Il fiume Trigno è pescabile?
2. L’arsenico riscontrato nel 2012, che fine ha fatto?
3. I fenoli che hanno comportato il declassamento delle acque da parte della Regione Abruzzo (05/02/2013) sono scomparsi?
4. I pesci catturati sono dannosi se ingeriti o si debbono rigettare in acqua?
A peggiorare lo stato d’incertezza del momento, ieri lunedì 18 marzo, alcuni quotidiani locali e non tra cui “Il Centro”, hanno pubblicato un nuovo allarme per la presenza della salmonella, identificando il fiume Trigno non un più un corso d’acqua, ma una fogna a cielo aperto.
Considerato che a giorni il fiume Trigno verrà interessato da un ripopolamento Provinciale di trote “pronta cattura” per la stagione ittica 2013, e al momento nessuno, ha fornito o dato rassicurazioni sullo stato di salute del fiume Trigno, si chiede di convocare urgentemente un tavolo tecnico presso il Settore 7, affinché si faccia chiarezza sulle ombre che solcano le acque del secondo fiume della Provincia di Chieti.
Inoltre, si chiede per la parte scientifica, che venga convocato anche il Consorzio Mario Negri Sud di Santa Maria Imbaro (Ch), che già in passato ha effettuato numerosi controlli e studi sul fiume Trigno per l’aggiornamento della carta Ittica provinciale.
Il Presidente Provinciale
Giuseppe Zappetti".
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