PROVINCIA di
CHIETI
TESSERINO SEGNA
CATTURA
Al fine di tutelare ed
incrementare la fauna ittica presente nelle acque interne provinciali, per l’implementazione delle azioni di
salvaguardia e recupero dell’ambiente fluviale nonché per contribuire alla valutazione
della consistenza della fauna ittica nelle acque interne, si rende necessario adottare un tesserino
unico segna catture, al fine non solo di uniformare le modalità di rilevazione
del pescato ed agevolare l’attività di controllo, ma anche per disporre di uno
strumento completo e più efficiente di raccolta dei dati e delle informazioni
necessarie per l’esecuzione delle elaborazioni statistiche e per la raccolta di
notizie scientifiche.
ALCUNI
SUGGERIMENTI UTILI PER NON INCORRERE IN INFRAZIONE
· Tutti coloro che intendono esercitare la pesca nei
corsi d’acqua dolce del territorio provinciale, oltre che essere in possesso di
regolare licenza di pesca, dovranno munirsi di uno specifico tesserino segna catture,
così come previsto dall’art. 4, comma 2, del Regolamento Provinciale sulla
pesca in acque interne approvato dal Consiglio Provinciale con Deliberazione n°
03 del 31 gennaio 2012.
·
Il tesserino segna catture, è uno strumento
indispensabile ai fini statistici e per una gestione corretta dell’esercizio
della pesca in quanto consente di valutare sia l’entità del prelievo sia
l’efficacia degli interventi quali i ripopolamenti ittici.
·
Il rilascio del tesserino, è subordinato al pagamento
di € 10,00 (dieci/00) su c/c postale n°10978666 intestato alla Provincia di
Chieti, con indicazione della causale “Rilascio tesserino segna cattura - Anno
2013”.
·
Il tesserino non sostituisce in alcun caso la licenza di pesca.
· Esso deve essere utilizzato è compilato correttamente
come specificato al suo interno, restituito al ritiro del nuovo (entro il 31
gennaio) ed esibito agli organi di controllo.
·
Il
tesserino ha validità esclusivamente per i corsi d’acqua della Provincia di
Chieti.
·
È fatto obbligo ad ogni pescatore di
annotare sull’apposito tesserino segna catture a penna indelebile la data della
battuta di pesca prima
di accedere al fiume.
· Dopo
ciascuna trota catturata dovrà barrare l’apposita casella, al fine di tenere
aggiornato, in tempo
reale, il numero delle catture.
· È fatto obbligo di segnare i capi catturati sull’apposito Tesserino segna catture. Al
raggiungimento del numero di capi giornalieri consentiti (max 7 trote), và
sospesa l’azione di pesca.
· È fatto obbligo di recidere il terminale
qualora sia impossibile slamare il pesce sotto misura o specie vietata alla
cattura e trattenimento.
· Al
termine della giornata di pesca, ciascun pescatore, deve riportare, negli
appositi spazi, l’indicazione delle altre specie pescate (massimo complessivi 25
capi), ed il numero totale di catture
per ogni specie (max 7 capi), come espressamente indicato nelle norme generali
del calendario ittico regionale.
· È assolutamente vietato trattenere fauna
ittica della misura inferiore a quanto riportato nel Calendario Ittico
Regionale e nella L.R. 44/1985 e s.m.i..
AVVERTENZE
- Il tesserino di rilevazione del pescato, compilato dal pescatore secondo le indicazioni riportate nel retro del tesserino, deve essere riconsegnato entro il 30 gennaio dell’anno successivo alla stagione di pesca, esclusivamente all’Associazione ittica che ha provveduto al rilascio, nonché presso gli Uffici della Provincia. Le Associazioni dei pescatori, entro il successivo mese di aprile, trasmettono alla Provincia l’elenco dei pescatori che hanno ritirato il tesserino nonché i tesserini riconsegnati.
- Un ulteriore tesserino potrà essere rilasciato, esclusivamente dopo la riconsegna del primo, qualora il titolare dello stesso abbia esaurito, nel primo tesserino, lo spazio disponibile per le registrazioni.
- La mancata restituzione del tesserino segna cattura, presso il punto di distribuzione, può comportare il mancato rilascio del nuovo tesserino.
- L’inosservanza di tale obbligatorietà, può indurre l’Amministrazione Provinciale di Chieti, ad effettuare successivi controlli in merito e l’applicazione delle sanzioni amministrative, previste dall’art.7-bis comma 1 - del D. Lgs. n°267/2000, secondo le modalità di cui alla legge n°689/1981.
noi pescatori teatini abbiamo rinnovato il tesserino segna catture, ma non ancora riusciamo a capire perché noi teatini paghiamo il tesserino (€10) e voi provincia non avete immesso nessun salmonide nei nostri corsi d'acqua.
RispondiEliminaInvece tutti gli altri pescatori delle altre province (Pescara-Teramo-L'aquila) non pagando la somma di (€10)per il rilascio del tesserino,le loro provincie hanno ripopolato i loro corsi d'acqua con i salmonidi. vorrei avere una spiegazione su questa gestione dei corsi d'acqua teatini
Siamo certi che con il tesserino segna catture abbiamo risolto tutti i problemi della pesca.....ripopolamenti,vigilanza,inquinamento...ma andate a c.....e' solo un altro modo di chiederci i soldi senza dare niente in cambio...pragrammare. potenziare,avvicinare le nuove generazioni all'ambiente attraverso la pesca, gli organi che dovrebbero essere competenti non sanno neanche di cosa si parla....andate a casa....
RispondiEliminaNo non siamo certi ma di certo gente come lei non serve a niente...invece di lamentarsi vada a far valere i suoi diritti da pescatore in provincia così qualcuno le risponderà e lei finalmente servirà a qualcosa.
Eliminacerto che è davvero assurdo pagare un tesserino segna catture, e poi doversi recare a pescare in altre provincie, poichè i nostri stupendi itinerari(fiume aventino, fiume sangro, lago di casoli e lago di bomba) risultano fortemente carenti in salmonidi e altre specie ittiche.Spero che la provincia si mobiliti al più presto per cercare di risolvere la brutta situazione in cui gravano le nostre bellissime acque.
RispondiEliminaLei a perfettamente ragione sono d'accordo.Purtroppo la pesca sportiva a bisogno di gestione da parte di persone qualificate.Aimè non vedo persone all'altezza e la provincia è in una situazione disastrosa con carenze di personale ecc. Tutto ciò non giustifica il fatto che noi pescatori sportivi dobbiamo stare a guardare.E'ora di comincire a farsi sentire attraverso le associazioni che ci rappresentano,in modo che il nostro malessere venga effetivamente recepito dalle autorità competenti.Sono del parere che più ne siamo e meglio è.Infine vorrei sottolineare che le associazioni che rappresentano la nostra categoria dovrebbero almeno loro essere formate da persone capaci e competenti,in grado di aiutare l'ufficio provinciale ad essere più vicino alle nostre esigenze.Tutto questo può realizzarsi solamente se veramente c'è un'interesse in un cambiamento da parte di noi pescasportivi altrimenti siamo costretti a migrare ....Saluti
EliminaAndate a lavorare .... andate a prendere chi inquina i fiumi... iniziando dai depuratori comunali...
RispondiEliminaPerché si immettono trote ibride incapaci di riprodursi?
RispondiEliminabuona sera,volevo info sul segna catture,ma serva anche per pescare i cavedani a Bomba?
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